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MUMAC, il decennale della fondazione con uno spazio espositivo tutto rinnovato

L'amministratore delegato Fabrizia Cimbali: “Siamo molto orgogliosi di celebrare oggi i dieci anni di MUMAC che non è solo il nostro museo d’impresa ma è diventato nel tempo un punto di riferimento per tutti gli appassionati di caffè, di collezionismo e di design"

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BINASCO (Milano) – Il MUMAC, il Museo della macchina professionale per il caffè espresso, la più grande esposizione mondiale del genere, ha compiuto ieri sera 10 anni nell’ambito di una celebrazione che ha ricordato anche i primi 110 anni di Gruppo Cimbali (marchi La Cimbali, Faema, Casadio, Slayer e ora anche Keber), di cui Mumac è l’emanazione culturale anche attraverso la MUMAC Academy.

È stata l’occasione per ricordare come innovazione, design e sostenibilità siano il cuore di Gruppo Cimbali, oggi e domani. Ed è proprio sul tema della responsabilità sociale e culturale di impresa che nasce l’idea, nel 2012, di realizzare un museo con l’obiettivo di tutelare il patrimonio italiano rappresentato da un intero settore del made in Italy, e di esprimere riconoscenza nei confronti del territorio.

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Nasce così il MUMAC, un hub culturale formato da MUMAC – Museo della macchina per caffè, con l’esposizione delle collezioni Cimbali e Maltoni, MUMAC Library, la Biblioteca storica del Caffè, MUMAC Academy, luogo di formazione e diffusione della cultura del caffè, Hangar 100, uno spazio annesso multi funzione per esposizioni temporanee.

I primi dieci anni di MUMAC

Mumac 20 ottobre 2022
Il rinnovato esterno del MUMAC caratterizzato da una monumentale tazzina per l’espresso italiano tradizionale

In occasione del decimo anniversario, il MUMAC si rinnova dal punto di vista espositivo per accogliere anche nuove macchine da collezione.

Fabrizia Cimbali
Fabrizia Cimbali, amministratore delegato di Gruppo Cimbali all’evento per i 110 anni dell’azienda di Binasco e i 10 del MUMAC

“Siamo molto orgogliosi di celebrare oggi i dieci anni di MUMAC che non è solo il nostro museo d’impresa ma è diventato nel tempo un punto di riferimento per tutti gli appassionati di caffè, di collezionismo e di design” commenta Fabrizia Cimbali, amministratore delegato di Gruppo Cimbali.

“Per questo decimo compleanno abbiamo voluto un restyling degli spazi e del percorso espositivo per andare incontro alle esigenze più evolute del visitatore di oggi e per essere dunque ancora più attrattivi per il pubblico”.

Il progetto di riorganizzazione del museo, affidato ai designer Antonella Andriani e Ambrogio Rossari, è stato sviluppato secondo cinque principi cardine che fanno in modo di rinnovare l’incontro virtuoso tra l’avanguardia tecnologica delle macchine e il piacere del caffè.

“Responsabilità, armonia, inclusività, fruibilità e interazione sono state le linee guida che hanno regolato tutto il progetto di rivisitazione dello spazio espositivo del MUMAC nell’ottica di diventare sempre più museo per tutti, con lo sguardo volto alla responsabilità, sia sociale che culturale, d’impresa” spiega Barbara Foglia, MUMAC Manager.

I driver del progetto di restyling di MUMAC

• Responsabilità è il principio secondo cui si è intervenuti: sociale a livello territoriale e di relazioni, culturale nei confronti dei diversi pubblici che accedono al museo, ambientale, riutilizzando il più possibile il materiale esistente, che è stato rielaborato in ottica di upcycling. Le scelte formali degli elementi allestitivi, la definizione dell’infografica, pareti ed espositori total black sostanziano il linguaggio espressivo conferito alla sala che mette in scena la contemporaneità.

• Inclusività è l’orientamento che, in ottica di Design for All, ha portato ad allargare lo sguardo verso i bisogni anche di visitatori con difficoltà nell’accessibilità dei contenuti disponibili a più livelli di lettura e approfondimento, in base alla curiosità, al tempo e alla specializzazione del visitatore. Le lingue disponibili per tutti i contenuti sono due, italiano e inglese.

• Infine, l’interazione: a iniziare dall’esterno dove l’installazione di una tazzina bianca dalle dimensioni enormi si staglia contro lo sfondo di doghe sinuose rosse dell’edificio, accogliendo il visitatore e invitandolo ad interagire con oggetto, forma e museo per un linguaggio contemporaneo di condivisione sui social.

Lo spazio espositivo

All’interno la ristrutturazione dello spazio espositivo è stata integrata di un ricco apparato di QRcode grazie a cui i visitatori possono scegliere di approfondire la conoscenza delle macchine per caffè attraverso descrizioni, fotografie d’archivio e video, curiosità e dettagli custoditi nella MUMAC Library.

Per quanto riguarda le macchine, le due collezioni, Cimbali e Maltoni, confluite all’interno del museo e composte da quasi 350 pezzi totali di cui 100 esposti, offrono al visitatore uno spaccato di oltre 120 anni di un intero settore tecnologico del Made in Italy.

Per celebrare il decennale, è stato sostituito, grazie al supporto del collezionista Enrico Maltoni, circa il 30% delle macchine esposte, molte delle quali assolutamente inedite tra cui una rarissima La San Marco a colonna, prodotta a Udine nel 1920 con funzionamento a vapore e un rarissimo modello Eterna a due gruppi della serie Zenith del 1952 con una straordinaria carrozzeria con cromature originali in ottimo stato di conservazione.

La riapertura al pubblico del MUMAC avverrà domenica 23 ottobre con un’apertura straordinaria dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30, in occasione della seconda edizione di Museocity inTOUR, l’iniziativa che promuove la scoperta del territorio lombardo attraverso visite itineranti di importanti patrimoni culturali sconosciuti ai più.

La scheda sintetica di MUMAC

Nato nel 2012 in occasione del centenario della fondazione dell’impresa da parte di Giuseppe Cimbali a Milano, il museo, grazie alle collezioni Cimbali e Maltoni, è la più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso; con oltre 100 pezzi esposti all’interno dell’headquarter di Gruppo Cimbali situato a Binasco (Milano) racconta più di 100 anni di storia e dell’evoluzione di un intero settore del Made in Italy, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche del design e dello stile dei prodotti e dei costumi legati al consumo della bevanda.

Oltre alle macchine esposte, MUMAC è dotato di altri 200 pezzi a disposizione per rotazioni all’interno del museo o prestiti worldwide, di un fondo librario con circa 1.300 volumi tematici e di un archivio con decine di migliaia di documenti tra foto, brevetti, lettere, cataloghi, utili a ricostruire la storia della macchina per caffè espresso.

MUMAC produce contenuti culturali originali quali mostre, tavole rotonde e volumi divulgativi (tra cui il libro Senso Espresso. Coffee. Style. Emotions), organizza iniziative educational dedicate a scuole, università e famiglie e, attraverso MUMAC Academy, propone corsi rivolti ai professionisti del settore e ai coffee lovers.

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