sabato 13 Aprile 2024
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Mono origine o miscela? 101Caffè guida nel mondo del terroir dei chicchi

Le drupe dalle quali vengono estratti i chicchi di caffè devono essere mature al punto giusto e raccolte nel momento adatto; i chicchi selezionati dopo l’attenta lavorazione in loco e devono essere praticamente perfetti. Per ultimo ma non per importanza, il ruolo strategico del torrefattore, che saprà far nascere un profilo aromatico assolutamente impeccabile

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MILANO – La disputa tra appassionati di miscele e cultori del mono origine è tanto accesa quanto quella tra i sostenitori dell’Arabica ed i difensori della Robusta. Per questo non ci sono né vincitori né vinti. Sta di fatto che ogni territorio coltivato nella fascia equatoriale, genera chicchi dalle caratteristiche molto diverse tra loro. In pratica per ogni chicco potremmo stilare una sorta di “pedigree”. Brasile, Guatemala, Colombia, Jamaica, Costa Rica, Kenya, India… il gioco è proprio questo: trovare le differenze, le sfumature degli aromi, i sentori, i sapori prevalenti, che ogni territorio conferisce ai chicchi di caffè. L’allenamento a questo gioco è da considerare una sorta di educazione (o rieducazione) alla conoscenza del caffè.

Miscela o singola origine?

Sfatiamo un mito: rispetto ad un blend, il caffè da singola origine non è né più buono né meno buono, non è più amaro e non è più dolce, non è più e non è meno. E’ semplicemente diverso.

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Qual è quindi la differenza in tazzina tra un caffè arabica di origine colombiana proveniente dalle Ande del Santander ed uno della stessa specie nato, cresciuto e raccolto nella zona di Karnataka in India?

Non c’è bisogno di bendare gli occhi durante l’assaggio: non lo indovinerai mai. A meno che tu non sia un assaggiatore professionista esperto, dotato anche di sensibilità olfattiva e palato davvero singolari.

Ciò nonostante, assaporare caffè di singola origine è un’esperienza sensoriale da non perdere.

Ogni chicco ha la sua terra Madre

Il legame tra un caffè ed il suo territorio ha qualcosa che va oltre il gusto, ma riguarda la cultura di quel luogo; è come fare un viaggio in cui l’immaginazione e le papille gustative camminano tenendosi per mano, mentre captiamo il corpo del caffè che è talvolta setoso, talvolta vellutato, sotto ad una crema che si presenta nella sua bellezza omogenea, e ci ricorda lo strato di nuvole sotto il quale cresce rigogliosa la piantagione.

I profumi ci aiutano a capire il carattere del luogo: legnoso o fruttato, floreale o nocciolato, la percezione olfattiva del caffè mono origine ci accompagna verso la sua specifica terra Madre.

Caffè da meditazione, caffè da sorseggiare con qualcuno di molto speciale, caffè dal carattere che ben si sposa col il tuo, caffè che ti sembra di tornare in quei luoghi in cui hai lasciato un pezzo di cuore.

Il timbro gustativo dei caffè di singola origine

E’ prevalentemente legato a fattori come il microclima presente nell’esatta posizione geografica di un territorio all’interno di uno Stato, l’esposizione al sole, l’altitudine, la ricchezza del suolo, la sua concentrazione di minerali ed altri fattori geofisici.

Nel mondo dei vini parleremmo di “terroir”

Certo il presupposto è fondamentale: le drupe dalle quali vengono estratti i chicchi di caffè devono essere mature al punto giusto e raccolte nel momento adatto; i chicchi selezionati dopo l’attenta lavorazione in loco e devono essere praticamente perfetti. Per ultimo ma non per importanza, il ruolo strategico del torrefattore, che saprà far nascere un profilo aromatico assolutamente impeccabile.

Questa è la peculiarità di alcuni marchi presenti sul mercato, conosciuti per la qualità del prodotto a partire della materia prima, come 101Caffè che seleziona anche i suoi torrefattori d’eccellenza.

Destinazione: torrefazioni italiane d’eccellenza

La mano del torrefattore, figura tra lo chef stellato e l’artigiano del gusto, che oggi può contare su un’ottimale alleanza con la tecnologia, fa infatti la differenza. La selezione dei grani di caffè di singola origine ed il loro punto di cottura sono tra i principali fattori
che determinano la valorizzazione (o la neutralizzazione) degli aromi, dei sentori retro olfattivi, del corpo, del bilanciamento.

Tutto il resto riguarda la creatività e l’interpretazione personale che ogni torrefattore mette nel suo delicato lavoro, per far trovare e provare la magia in tazzina. Non resta che iniziare il percorso di degustazione, o meglio, il viaggio con 101Caffè tra aromi inebrianti, che parte dall’America centro meridionale, passa per il Kenya ed approda in India.

La prima tappa del viaggio dei clienti è il negozio 101Caffè di fiducia (ce ne sono circa 150 in Italia e nel mondo)

Dove si trovano i migliori caffè mono origine in grani, macinati, in cialde ed in capsule. Se volete scoprire di più sui caffè mono origine di 101Caffè da proporre alla clientela, entrate qui: https://www.101caffe.it/iscrizionerivenditori/

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