giovedì 11 Aprile 2024
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Come usare la moka o le capsule ecco i pro e i contro

Volendo trovare delle differenze tra le due metodologie, sicuramente uno dei motivi che spinge gli estimatori di caffè più incalliti a rimanere fedeli alla tradizionale moka è il sapore delicato e il profumo inebriante che si riescono ad ottenere dal suo utilizzo; al contrario, per un espresso cremoso, intenso e molto simile a quello del bar di fiducia è suggerito optare per le macchinette a cialde o capsule

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MILANO – Il 2020 è sicuramente diventato l’anno dell’arrivo del virus, che ha inevitabilmente costretto tutti noi a modificare le nostre abitudini più assodate. Tra queste c’è anche quella del rito della tazzina: se prima del Covid molti italiani si dilettavano a prenderla -seppur spesso di fretta- al bancone del bar, questa tradizione si è trasformata in una cerimonia pressoché domestica. E’ dentro le case quindi che dobbiamo concentrare la nostra attenzione ed è proprio qui che si gioca l’eterna partita: moka o capsule, che cosa vince tra questi due metodi di estrazione in Italia? Leggiamo un’interpretazione della tendenza dal sito tigyou.24.it.

Moka  capsule? Questo è il problema

Gli amanti del caffè, generalmente, si dividono in due grandi categorie: coloro che preferiscono il caffè macinato per moka e chi, invece, ha deciso di acquistare una macchina del caffè a cialde o capsule. Nel primo caso, si tratta di un legame con la tradizione: l’espresso realizzato con la moka è la bevanda per eccellenza che, nel corso del tempo, ha conquistato i cuori (e i palati) di milioni di persone in tutto il mondo; nel secondo caso, invece, si è spinti prevalentemente dalla comodità di poter ottenere un’ottima tazzina di caffè in pochi secondi e poter gustare sapori e aromi differenti utilizzando un unico strumento.

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La scelta tra moka o capsule è dettata, in linea di massima, dal gusto personale. Negli ultimi anni, il mercato delle cialde e delle capsule in Italia si è esteso coinvolgendo un gran numero di estimatori del caffè che, a fronte di un iniziale scetticismo, si sono lasciati coinvolgere da una macchina pratica e funzionale. D’altra parte, in molti non riescono proprio a fare a meno del caffè tradizionale realizzato con la moka, prendendolo anche come un vero e proprio rito e momento di relax e benessere.

Moka e macchina del caffè: la qualità cambia?

Sia che si utilizzi la moka, sia che si preferisca la macchina del caffè la base di partenza è sempre la stessa: scegliere un caffè di qualità, che sia prodotto e lavorato in torrefazioni professionali. Questo aspetto è molto importante per evitare di ritrovarsi con una bevanda insipida, poco gustosa e altamente insoddisfacente e vale sia per il macinato, sia per le capsule, sia per le cialde.

Volendo trovare delle differenze tra le due metodologie, sicuramente uno dei motivi che spinge gli estimatori di caffè più incalliti a rimanere fedeli alla tradizionale moka è il sapore delicato e il profumo inebriante che si riescono ad ottenere dal suo utilizzo; al contrario, per un espresso cremoso, intenso e molto simile a quello del bar di fiducia è suggerito optare per le macchinette a cialde o capsule.

Moka o capsule: in ogni caso, se il caffè di partenza è di ottima qualità, il risultato sarà comunque ottimale e bisognerà lasciarsi guidare semplicemente dal proprio palato.

Le diverse funzionalità di moka e macchina del caffè

Avendo accertato che la qualità del caffè non cambia in base allo strumento utilizzato per la sua preparazione, si può dare un’occhiata alle funzionalità di moka e macchinetta, ovvero le caratteristiche che fanno davvero la differenza.

Nel caso della moka serve, ovviamente, più tempo: bisogna prima riempirla con l’acqua, per poi versare il caffè all’interno del filtro, posizionarla sul fuoco e attendere (con molta pazienza) che la bevanda sia pronta per essere gustata. Dopo la preparazione, inoltre, la moka necessita di essere lavata (solo con acqua) e asciugata prima di poter essere riutilizzata, facendo ben attenzione a rimuovere ogni singolo granello di macinato rimasto sulla guarnizione e all’interno del filtro.

Al contrario, le macchine del caffè in cialde o capsule permettono di ottenere un caffè in tempi brevissimi: basta semplicemente riempire il serbatoio con acqua, inserire la cialda o la capsula all’interno dell’apposito case e attendere che il liquido riempia la tazzina. La manutenzione, poi, è davvero irrisoria: bisogna svuotare il vano contenente le cialde e le capsule esauste e gettarle nell’apposito contenitore dei rifiuti per un corretto smaltimento.

Inoltre, è bene sottolineare che la praticità delle macchine del caffè consiste non solo nella velocità della preparazione delle bevande, ma anche nella possibilità di provare più miscele con un unico strumento: acquistando cialde o capsule differenti, infatti, nell’arco della stessa giornata o tra persone con gusti diversi è facile preparare un ginseng, un caffè americano, un caffè macchiato, un decaffeinato senza dover pulire la macchina al completamento di ogni operazione.

I costi da affrontare con la moka o capsule

Una volta valutate le diverse funzionalità di moka e macchinetta del caffè, è bene valutarne anche i costi per sapere a priori a quale spesa si andrà incontro. Generalmente, il costo di una singola cialda o capsula si aggira intorno ai 40/45 centesimi, che può variare in base al brand che si preferisce. Si può risparmiare scendendo a circa 25 centesimi al pezzo optando per varianti compatibili, che hanno stessa forma e identiche dimensioni ma sono realizzati da torrefazioni differenti.

Utilizzando la moka, invece, una confezione standard di 250 grammi di caffè macinato ha un costo di circa 3 euro ed è possibile preparare ben 28 tazzine di caffè. Volendo realizzare lo stesso numero con capsule e cialde bisognerebbe spendere, invece, 12 euro per quelle originali e 7 euro per quelle compatibili.

Detto questo, appare evidente quale sia la scelta decisamente più economica ma, se spendere qualcosa in più può velocizzare i tempi in ufficio o in luoghi generalmente affollati, allora il gioco può valere la candela.

Vantaggi e svantaggi

Per farsi un’idea ancora più chiara su quale sia il metodo di preparazione del caffè migliore per le proprie esigenze, può essere utile una carrellata di vantaggi e svantaggi di ciascuno.

Per quanto riguarda il caffè con la moka, il vantaggio principale risiede nella sua tradizionalità: la preparazione, come già accennato, si trasforma in un rito quasi sacro, una scusa per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e concedersi qualche minuto di relax.

Gli svantaggi principali, invece, sono prevalentemente due: il tempo e la manutenzione richiesti. Quest’ultima, inoltre, non è particolarmente indicata per le cucine moderne che godono, nella maggior parte dei casi, di macchine lavastoviglie. La moka deve essere lavata a mano, senza sapone e con molta attenzione. In sintesi, per chi ha poco tempo non è sicuramente la soluzione ideale.

In merito, invece, al caffè con la macchinetta, i vantaggi sono sicuramente tre: il gusto cremoso che ricorda molto quello del bar, la preparazione veloce e il design moderno che si adatta facilmente ai complementi d’arredo di ultima generazione.

Lo svantaggio più grande, invece, risiede nel prezzo di cialde e capsule che, come visto, è sicuramente più elevato rispetto a quello del macinato o in grani.

In ogni caso e come più volte già ribadito, sia per moka o capsule, la scelta è puramente personale: che sia preparato con la moka o con la macchinetta, il caffè rimane sempre e comunque la bevanda più amata, oltre che quella più indicata per ricaricare le pile in qualunque momento della giornata

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