giovedì 11 Aprile 2024
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Mario Rubino: «Il Bar Centrale 4.0 di Napoli? Un concept nuovo e stimolante»

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MILANO – Mario Rubino, contitolare di Kimbo, è anche proprietario di una caffetteria a Napoli. Naturalmente, trattandosi di Mario Rubino, si tratta di un bar speciale, inedito anche per Napoli che, sul fronte del caffè e delle caffetterie non si è mai fatta mancare nulla. Così il nuovo Bar Centrale di Rubino propone, per esempio, macchine senza leva per preparare il caffè.

Ma sentiamo Mario Rubino.

Triestespresso

Lei è titolare di un nuovo bar a Napoli. Che cosa vuole dire aprire un locale nella patria del caffè espresso alla napoletana?

«Aprire un bar, in un momento così inflazionato, oltre ad essere una scommessa imprenditoriale particolarmente coraggiosa, significa soprattutto offrire al pubblico un concept nuovo e stimolante.

I bar, a mio giudizio, come tutti i locali per la ristorazione, devono essere principalmente contenitori di idee nuove, possibilmente valide, associate a prodotti di altissima qualità.

Io ho tentato di inserire alcune delle mie idee, conservate da tempo pazientemente nel cassetto, che spero possano avere un buon appeal per il consumatore che non voglio semplicemente accontentare ma soprattutto stuzzicare e stimolare a pensare, quindi costringerlo a giudicare.

Il suo giudizio, purché sincero, sarà lo stimolo per progredire e crescere insieme. Troppo presto, comunque, per trarne conclusioni, il bar è stato aperto da soli 10 giorni.»

Caffè Karalis
Caffè Karalis

Che caffè viene servito nel suo locale?

«Il caffè è Karalis red by KIMBO, che fino a qualche tempo fa veniva servito, con il semplice nome Karalis, soltanto in Sardegna. Noi abbiamo ereditato questa miscela, comprando la Tazza d’Oro, piccola azienda cagliaritana.

Proprio questa azienda ha creato e commercializzato questa varietà dal 2003, con tostatura chiara, conquistando un progressivo ed importante mercato locale.

Io però l’ho voluta, per il mio bar, rivisitata e tostata alla napoletana ma calibrata ed adattata principalmente per le macchine automatiche, sdoganando il suo gusto tipicamente internazionale.

L’esigenza di avvalermi di una miscela diversa da quella che naturalmente mi sarebbe venuta facile utilizzare, è nata perché non ho voluto fare concorrenza ai clienti di Kimbo che in tanti circondano il mio bar.

Tutti avrebbero pensato che il caffè Kimbo di questo bar era migliore solo perché maggiormente attenzionato sul nascere: invece ho sbalordito tutti.

Ho quindi lanciato e scommesso su una miscela che ha caratteristiche diverse, non tutte tipiche napoletane, sicuramente la tostatura, speriamo piaccia ai napoletani.»

Bar Centrale Napoli
Il logo del Bar Centrale 4.0 di Napoli

Una sorpresa per tutti: a Napoli quindi si apre un bar senza macchine a leva che serve un caffè di gusto internazionale. Una sfida ardita.

«Noi la macchina a leva la possediamo e la utilizziamo per due soli prodotti, da sempre maltrattati, messi in distributori automatici e serviti come melassa.

Parliamo della bevanda d’orzo e al ginseng. Ho infatti sdoganato le cialde di caffè al ginseng e di orzo biologico, lavorate con la macchina espresso. Quindi posso fregiarmi di offrire un vero espresso d’orzo e di ginseng.»

Come risponde Napoli di fronte ad un espresso fatto con una macchina automatica?

«Storce inizialmente il naso, ma poi apprezza. Si ricrede.»

É una mossa coraggiosa quella di portare un caffè espresso di gusto internazionale a Napoli.

«Per poter valorizzare delle nuove idee, bisogna avere coraggio. Ognuno scommette in ciò che crede. Ovviamente, il pubblico va indirizzato. Bisogna spiegare attentamente il progetto.»

Ci spiega per bene dove si trova questo bar? Anche sotto questo aspetto un locale particolarissimo.

«Si trova al centro del Vomero, a Piazza Fuga. Si chiama Bar centrale 4.0. ed ha 60 anni di vita. Oggi abbiamo voluto mantenere lo stesso nome, aggiungendo il 4.0, per dare una connotazione d’innovazione.

Più nel dettaglio, si trova affianco la funicolare centrale del Vomero, ha persino un accesso diretto. Questo permette ai viaggiatori in attesa di sorbire un buon caffè.»

Questa scelta è frutto di una lunga ricerca. Esiste nel mondo un caffè con la stessa posizione strategica?

«Sicuramente esisteranno dei bar posizionati all’interno delle stazioni del trasporto urbano ma, altrettanto sicuramente, non potranno fregiarsi delle tante innovazioni ed idee che ho messo in campo.»

Sembra che lei stia parlando di un format.

«Sì, è un format che sto testando nella speranza di poterlo portare, al più presto, in altre città ricettive. Prima devo essere sicuro che tutte le idee siano valide, altrimenti vanno migliorate o abolite.»

Abbiamo visto delle immagini, dei video, che rimandano agli inizi del secolo scorso. Di che cosa si tratta?

Il Bar centrale 4.0 di Napoli
Il Bar Centrale 4.0 di Napoli

«Sì. Alle 19 termina il servizio dell’espresso. D’avanti le macchine automatiche viene calato uno schermo ed il caffè viene servito solo con la cuccuma, l’antica macchinetta napoletana. Si abbassano le luci ed inizia la proiezione di film muti degli anni 30/40.»

L'esterno, di notte, del Bar Centrale 4.0 di Napoli
L’esterno, di notte, del Bar Centrale 4.0 di Napoli

Lanciamo una provocazione a questo imprenditore eclettico. Dove sarà la prossima apertura?

«Potrei pensare di aprire proprio a Milano.»

Ma lì apre prossimamente Starbucks…

«Chi è Starbucks?»

Clienti al bar Centrale 4.0 di Napoli
Clienti al bar Centrale 4.0 di Napoli
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