venerdì 12 Aprile 2024
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La storia e l’arte dell’espresso attraverso le macchine in mostra in Olanda

L’esposizione olandese espone in che modo l'aspetto degli edifici si sia evoluto nell'arco del tempo. Proprio seguendo il design delle macchine da caffè

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MILANO — Una mostra olandese che è un po’ un viaggio che parte dal 1910. Quando la fortissima domanda mondiale spinse i designer a sviluppare una nuova macchina per fare velocemente il caffè sotto pressione. Una mostra che vale una tappa in un viaggio in Olanda o verso il Nord Europa.

Mostra “Passione italiana – l’arte dell’Espresso”

In corso sino al 28 ottobre al Cube design museum di Kerkrade in Olanda, racconta una delle bevande più amate del mondo attraverso l’evoluzione delle macchine da caffè nel corso dei decenni.

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In mostra ci sono pezzi di design unici ed esclusivi come “La cornuta”.

La famosa Cornuta firmata da Giò Ponti: al mondo ne esistono due esemplari. Uno di proprietà del Mumac, il museo delle macchine per il caffè professionali di Gruppo Cimbali
La famosa Cornuta firmata da Giò Ponti: al mondo ne esistono due esemplari. Uno di proprietà del Mumac, il museo delle macchine per il caffè professionali di Gruppo Cimbali

La macchina iconica disegnata dall’architetto italiano Gio Ponti. Oppure la “Kees van der Westen”. Famosa in tutto il mondo che porta il nome del creatore olandese.

Ma c’è anche la macchina per espresso più piccola del mondo, e la più sostenibile, ci sono modelli di case come Victoria Arduino, Bialetti e Faema.

La mostra, curata da Elisabetta Pisu

E’ realizzata in collaborazione con IMF Foundation grazie alle donazioni del Museo del caffè Mumac del gruppo Cimbali, il Museo Alessi e le collezioni private di Enrico Maltoni, Franco Balzarotti, Gustav Merenyi e Alessio Sarri.

Caffettiere come i palazzi

“Il fatto che alcune caffettiere a filtro sembrino dei palazzi non ha importanza” ha commentato il designer Alberto Alessi, che ha firmato pezzi iconici per le cucine di tutto il mondo annullando la distanza portando l’architettura e il design di scuola italiana tra gli oggetti che usiamo tutti i giorni.

L’esposizione mostra come le forme degli edifici si siano evolute nel tempo. Proprio seguendo il design delle macchine da caffè. Così come si vede nell’edificio che ospita il Bonnefantenmuseum di Maastricht disegnato dall’italiano Aldo Rossi. Forma e funzioni riflettono anche i tempi che cambiano.

Gli architetti, i marchi e designer che hanno firmato i pezzi in mostra

Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Aldo Rossi, Aldo Cibic, Alessi, Andreas Seegatz-Stars Milano; Angeletti Ruzza, Arvid Häusser, Bialetti, Bugatti;

Bruno Munari, Carlton, Carlo Colombo; Daniel Debiasi e Federico Sandri, Dominique Perrault, Elektra; Enzo Mari, Ettore Sottsass, Faema.

Gaggia, Gaetano Pesce, Gio Ponti; Giorgetto Giugiaro, Giulio Iacchetti; Guzzini, illycaffè, Jean Nouvel, Joseph Hoffmann, Julian Lechner,.

Kartell, Kees van der Westen, La Cimbali; La Pavoni, Lavazza, Luca Trazzi, Marcello Morandin;, Marco Zanuso, Massimiliano Fuksas and Doriana Mandrelli.

Matteo Thun, Michele De Lucchi, Officina Rancilio, Paola C., Patricia Urquiola; Patrick Hunt, Piero Lissoni, Rami Tareef; Richard Sapper, Riccardo Dalii.

Salins Studio, Shmuel Linski, Stelton, Toyo Ito; Tom Dixon, Universal, Valerio Cometti + V12 Design; Viceversa, Victoria Arduino, Yaniv Berg, Wacaco Nanopresso.

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