giovedì 11 Aprile 2024
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Luigi Odello spiega la scienza dei cinque differenti stili dell’espresso italiano

E' possibile definire scientificamente l'espresso italiano in tutte le sue forme lungo lo Stivale? A quanto pare sì, grazie a un algoritmo che ha individuato 5 stili della tazzina: vediamo di che si tratta insieme alle parole di Luigi Odello

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MILANO – In questo video Luigi Odello, Presidente del Centro studi assaggiatori, tiene una breve lezione su quali siano i possibili differenti tipi di espresso a seconda delle regioni italiane. Individuando cinque stili, anche molto differenti, di questa bevanda italiana.

Luigi Odello racconta l’espresso in un breve video

Lo stile alpino, il padano, il tirreno, il centrale e il meridionale: questi sono i 5 stili da cui parte la spiegazione di Luigi Odello. Frutto di culture diverse, caratterizzate da un tipo di alimentazione differente.

Per trasformare questi contesti geografici in realtà scientifiche, sono stati presi in esame 700 caffè da tutto il mondo. Per poi profilarli sensorialmente e così mettere a punto un algoritmo che potesse definirli matematicamente.

Definizione sensoriale percebile anche dai consumatori

Ogni tazzina d’espresso ha la sua caratteristica, partendo dallo stile alpino: qui si ritrova l’enfasi dei fiori, un’allegra acidità. Per poi passare a quello padano, che ochieggia allo speziato. I caffè tirreni invece sono quasi rinascimentali, con una perfetta attenzione alla simmetria. La frutta secca poi è la caratteristica dei caffè centrali, con uno speziato che fa capolino. Infine, i meridionali, dove è spiccata la nota più amara e quella speziata più prorompente.

 

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