giovedì 11 Aprile 2024
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L’Italia ha 10 tre Stelle Michelin ma la Rossa scorda sempre il caffè di fine pasto

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MILANO – L’Italia ha toccato quota dieci per quanto riguarda le tre stelle Michelin, il massimo riconoscimento per uno chef e per il suo ristorante. Almeno secondo gli ispettori del marchio francese. Perché Mauro Uliassi, con il suo ristorante Uliassi di Senigallia (Ancona) ha conquistato il riconoscimento che mette il turbo al fatturato del locale.

Di nuovo però la Guida Rossa, che è la più nota, si è scordata di giudicare e/o premiare l’espresso di fine pasto. Una dimenticanza costante, da sempre. Perchè? Agli ispettori non piace il caffè?

Ma non è una sorpresa. Perché lo chef marchigiano era in lizza da tempo per conquistare l’ulteriore terza stella. Perché ne aveva raccolte due negli anni precedenti. Confermato che non c’è nessun ristorante tristellato a sud di Roma.

Triestespresso

Le 29 nuove stelle per il 2019

1. A Porto Cervo, Confusion Lounge, Italo Bassi;
2. A Catania, Sapio di Alessandro Ingiulla;
3. A Taormina, Saint George by Heinz Beck chef Giovanni Solofra;
4. A Santa Cristina d’Aspromonte, Quafiz di Antonino ‘Nino’ Rossi;
5. A Savelletri, Due Camini, chef Domingo Sghingaro;
6. A Lecce, Bros, Floriano Pellegrino e Isabella Potì;
7. Bacoli, Caracol, chef Angelo Carannante;
8. Matera, Vitantonio Lombardo col locale che porta il suo nome;
9. A Caggiano, Locanda Severino, Giuseppe Misuriello;
10. A Vitorchiano, Casa Iozzia, chef Lorenzo Iozzia;
11. A Viterbo, Danilo Ciavattini del locale omonimo;
12. A Roma, il Moma con Andrea Pasqualucci;
13. A Cerbaia, La Tenda Rossa con Maria Probst e Cristian Santandrea;
14. A Lucignano, Al 43, chef Maurizio Bardotti;
15. A Lucca, Il Giglio, Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini;
16. Rimini, Abocar Due Cucine, Mariano Guardianelli;
17. Trieste, Harry’s Piccolo, Alessandro Buffa;
18. Madonna di Campiglio, Stube Hermitage, chef Giovanni D’Alitta;
19. Bolzano, In viaggio chef Claudio Melis;
20. A Collepietra (Bz), Astra, chef Gregor Eschgfaeller;
21. San Bonifacio, Degusto Cuisine chef Matteo Grandi;
22. Verona, 12 Apostoli, Mauro Buffo;
23. A Cernobbio, Materia, Davide Caranchini;
24. Sedicesimo Secolo, Simone Breda;

Anche tre stelle Michelin in più a Torino

25. A Torino, Spazio 7, Alessandro Mecca;
26. A Torino, Carignano, Marco Miglioli;
27. a Cioccaro, Locanda del Santuffizio by Enrico Bartolini, Gabriele Boffa;
28. a Novara, Cannavacciuolo bistrot, chef Vincenzo Manicone;
29. a Torino, Cannavacciuolo bistrot, chef Nicola Somma.

Per di più doppia soddisfazione per Antonino Cannavacciuolo

Da notare la doppia sorpresa per Antonino Cannavacciuolo. Infatti i suoi due bistrot di Torino e di Novara – che hanno in brigata gli chef Manicone e Somma – conquistano entrambi una stella Michelin. Che inoltre si aggiungono alle due della sua Villa Crespi a Orta San Giulio, sul lago d’Orta. Cioè un ulteriore successo firmato dal popolare chef napoletano.

Un dato ulteriore: per questa volta il saldo complessivo è di 18 stelle in più per l’Italia Che inoltre si porta a 374 complessive.

 

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