mercoledì 10 Aprile 2024
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L’intervista. Parla Pietro Rastelli “Investire su sé stessi per fare il salto di qualità”

Il barista romano terzo classificato alle finali italiane di Cup Tasting racconta la sua gara di Rimini e i suoi futuri progetti professionali.

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MILANO – Lo scopo del campionato Cup testing è quello di riconoscere su 8 terzine di caffè una tazzina differente dalle altre due, quindi due tazzine di caffè uguali e una differente.

Le differenze si colgono dal gusto, dall’odore e dal colore del caffè. La competizione si è svolta a Rimini dal 21 al 25 gennaio, in gara trenta concorrenti arrivati da tutta Italia.

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Abbiamo incontrato Pietro Rastelli (FOTO), romano, che ha realizzato il terzo tempo.

“Praticamente sette tazze su otto in 4 minuti e 50 secondi circa” specifica Pietro.

“Dopodiché siamo passati alla fase finale a cui hanno partecipato dieci concorrenti che hanno di nuovo assaggiato otto terzine e anche in questo caso ho indovinato sette tazze su otto migliorando il tempo, 3 minuti e 50 secondi.

Il secondo classificato ha terminato come me con sette tazzine su otto ma ha realizzato un tempo migliore. Il vincitore invece ha fatto l’en plein”.

Ma cosa ti ha dato a livello personale questo risultato?

“La condivisione che si vive in queste gare è molto bella, con i colleghi c’è una rivalità positiva e siamo tutti amici. A livello personale mi ripaga di tanti sacrifici quindi sono molto contento e soddisfatto. Non mi aspettavo di arrivare terzo, non era semplice, avevo concorrenti molto agguerriti però questa volta ce l’ho fatta. In altre gare era andata peggio”.

Qualche consiglio a chi si avvicina a questa professione?

“Io consiglio ai baristi di partecipare a queste gare perché è un momento alto del lavoro. Logicamente la gara è qualcosa di diverso dal lavoro quotidiano però ti dà modo di confrontarti con altri colleghi. E’ molto stimolante”.

Come in tutti i settori è fondamentale aggiornarsi continuamente?

“Fare formazione e spendere anche soldi permette di fare un salto di qualità. Con l’esperienza e la formazione si può seriamente diventare altissimi professionisti, figure di cui l’Italia in questo settore ha estremo bisogno”.

Il tuo prossimo obiettivo?

“Ho un gruppo di collaboratori con il quale sto organizzando eventi a Roma nell’ambito della caffetteria. Il prossimo obiettivo innanzitutto è quello di migliorarmi nel Cup testing poi farò altre competizioni come il campionato italiano baristi dove lo scorso anno non mi andò bene però voglio riprovarci. E’ una competizione molto difficile ma allo stesso tempo molto stimolante che richiede una conoscenza totale del lavoro del barista”.

Eventi targati Aicaf…

Siamo l’Aicaf Roma capitanato da me e dal mio socio Matteo Di Lorenzo che al campionato italiano barista è arrivato terzo. Siamo persone appassionate in continua evoluzione e che danno grande importanza allo studio della materia e chi vuol fare un percorso con noi siamo sempre a disposizione”.

Giovanni Lucifora

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