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Cioccolato: ecco perché chi lo consuma ha minor rischio di comune aritmia

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Dalla Corte
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MILANO – Il consumo regolare di cioccolato potrebbe essere legato a minor rischio di fibrillazione atriale, una comune aritmia del cuore che si stima arrivi a colpire fino a un adulto su 4 a un certo punto della sua vita e che resta attualmente incurabile e di origine misteriosa.

Lo suggerisce una ricerca pubblicata sulla rivista Heart che ha coinvolto 55.502 persone (26.400 maschi e 29.100 donne) di età compresa tra 50 e 64 anni i cui comportamenti alimentari sono stati seguiti per un tempo medio di oltre 13 anni come pure il loro stato di salute.

Nel corso del periodo di osservazione sono stati registrati 3346 nuovi casi di fibrillazione atriale nel campione esaminato.

È emerso che la malattia è meno frequente tra i consumatori abituali di cioccolato.

In particolare la massima riduzione di rischio di fibrillazione si ha per le donne che mangiano 30 grammi (una porzione) di cioccolato a settimana (rischio ridotto del 21%) e per gli uomini che consumano da 2 a sei porzioni settimanali (consumo associato a una riduzione del rischio di fibrillazione del 23%).

Non è chiaro – trattandosi solo di uno studio osservazionale – se e in che modo il cioccolato possa proteggere il cuore dall’aritmia.

Ma è meglio sia fondente

Già altri studi in passato hanno mostrato che il consumo di cioccolata – specie se fondente – è associato a una migliore salute cardiovascolare.

Ma serviranno ulteriori approfondimenti per confermare il reale ruolo ”preventivo” del cioccolato contro la fibrillazione atriale.

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