mercoledì 10 Aprile 2024
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Home Restaurant Hotel risponde a Fipe: ” Non si può denigrare un settore in crescita”

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MILANO – In seguito all’appello lanciato da Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – nei giorni scorsi, arriva la replica da Home Restaurant Hotel. Che si espone in prima linea di fronte al richiamo al settore della ristorazione e alle Istituzioni italiane. Per offrire un punto di vista differente, rispetto alla disparità legislativa, denunciata dalla Federazione tra le tante realtà di servizio e i pubblici esercizi.

Intanto sono giunti sostegni a Fipe da parte di oltre 80 chef che hanno sottoscritto l’appello, fra cui Carlo Cracco, Claudio Sadler e Filippo Giordano. Ma ci sono realtà che non condividono il punto di vista della Federazione.

Ecco il testo integrale del comunicato stampa rilasciato da Home restaurant hotel

“Fipe in questi anni ha adottato una linea dura contro un settore in crescita e innovativo come quello degli Home Restaurant. Perfettamente regolato dal parere del Ministero dell’interno del 1 febbraio 2019.”

È la replica della piattaforma Home restaurant hotel all’appello della Federazione dei Pubblici esercizi di garantire una competizione leale nel mercato della ristorazione. Secondo il ministero, infatti, ricordano gli Home restaurant, se l’attività è diretta a particolari soggetti ed è svolta occasionalmente, non sarà assoggettata alla disciplina di somministrazione di alimenti e bevande.

In caso contrario e quindi se rivolta a un pubblico indistinto, sebbene esercitata occasionalmente, sarà classificata come somministrazione di alimenti e bevande.

Una precisazione

“La Fipe non può denigrare un settore in forte crescita che si discosta di molto dall’offerta proposta dalla normale ristorazione. Quanto invece dovrebbe vederla come un’attività di promozione e valorizzazione del territorio. È paradossale come in questo paese qualsiasi innovazione venga vista come un male.”

E aggiungono, “a differenza di altre aziende del settore siamo in regola e spingiamo in nostri clienti ad esserlo con le norme vigenti. Mi sembra ovvio che gli Home Restaurant, in palese contrasto con quello della normale ristorazione, non può avere le stesse regole di quest’ultima.

Ma deve essere posto su un piano diverso in quanto offre un’esperienza calorosa. Dove il cliente anche se deve essere definito ospite, si deve sentire a casa e volendo provare le prelibatezze del luogo.”

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