giovedì 11 Aprile 2024
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His Majesty Coffee, For The Planet: “Come trasformiamo un sacchetto di caffè in un albero”

L’attuale composizione prevede 4 caffè differenti: Etiopia, Wolisho and Dega, lavato Etiopia, Heirloom, natural Kenya, SL28, SL3, washed Rwanda, Bourbon, fully washed

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MILANO – Per His Majesty the Coffee, l’attenzione per l’ambiente è una priorità. Dice il patron Paolo Scimone: “La filiera del caffè inevitabilmente ha un grande effetto sul nostro ecosistema e per questo motivo è nata “For The Planet”, una miscela che aiuta il territorio. La collaborazione con Gone West, progetto che si pone l’obiettivo di piantare alberi in diverse aree del pianeta, ci ha permesso di creare questo blend di caffè 100% arabica, tutti provenienti dal continente africano. Con l’acquisto di un pacchetto da 250 gr di caffè ognuno parteciperà al progetto, permettendoci di piantare un albero in Kenya.”

For The Planet è disponibile in due versioni

Per gli amanti del caffè filtro i sentori ricordano l’arancia rossa, il tè earl grey e piccoli frutti a bacca, come le more. Per chi, invece, preferisce l’estrazione in espresso, la miscela regala note di clementina, pesca gialla e la sensazione vellutata della polpa di dragon fruit.

Una filiera più verde

Aggiunge Paolo Scimone: “Come sempre, puntiamo sulla qualità: i caffè sono scelti tra micro-lotti, tostati separatamente per esaltare le qualità di ogni origine e poi miscelati per creare l’armonia finale. Data la varietà che la natura ci offre, la miscela potrà cambiare nella sua composizione, pur mantenendo la costante provenienza dall’Africa, per essere un anello di congiungimento con il fine di piantare alberi in Kenya.”

L’attuale composizione prevede 4 caffè differenti:

Etiopia, Wolisho and Dega, lavato
Etiopia, Heirloom, natural Kenya,
SL28, SL3, washed Rwanda,
Bourbon, fully washed

Dice ancora Scimone: “Cercando di coinvolgere tutti gli appassionati di caffè, His Majesty the Coffee vuole davvero avere un forte impatto sociale: ogni pacchetto vuol dire un albero piantato. Molte origini, differenti varietà, un unico scopo: piantare un seme di cambiamento.”

Perché His majesty Coffee ha deciso questa iniziativa?

“Abbiamo conosciuto Gone West poiché siamo grandi amanti e conoscitori della birra e abbiamo scoperto che un birrificio produceva la bevanda in collaborazione con Gone West. Così, abbiamo cercato informazioni e ci siamo subito appassionati al progetto: volevamo essere gli ambasciatori di questo progetto nel mondo del caffè.”

Perché un torrefazione specialty non grande ha intrapreso questa strada For The Planet?

“Torrefazioni specialty in Italia sono per lo più piccole: artigianalità e attenzione alla qualità sono i nostri punti di forza. Essere piccoli non vuol dire non avere una voce importante: per la nostra nicchia, il mondo specialty, la filiera del prodotto è davvero importante e sapere che l’impatto che tale filiera ha sull’ambiente può essere in qualche modo attenuato ci ha spinto a intraprendere questa scelta.”

“Crediamo che essere piccoli sia un punto di forza: possiamo seguire davvero con costanza il lavoro che sta dietro alla creazione di questo prodotto e, soprattutto, potremo cercare di controllare che il nostro sforzo dia davvero risultati tangibili.”

“Siamo piccoli, ma vogliamo essere una voce forte.”

Ci racconta come funziona l’organizzazione Gone West argomento che potrebbe interessare altri suoi colleghi?

Spiega Paolo Scimone: “Gone West si definisce composta di “un esercito di piantatori di alberi per difendere il pianeta”; sono un’organizzazione no-profit che ha come obiettivo quello di ridurre l’impatto della produzione di CO2, piantando alberi, ripopolando le specie autoctone del posto ed assicurando che la pianta non verrà sradicata o tagliata per i prossimi 100 anni. Contrastare l’azione dell’uomo, con un’importante rete di volontari che desiderano rendere il nostro mondo un po ‘più verde, è il loro scopo.”

“Dal 2013 hanno piantato oltre quattro milioni di alberi e non si fermano: il loro obiettivo è creare benefici ambientali e sociali in tutto il mondo. Nel futuro hanno l’intento di generare posti di lavoro etici, verdi e di aiutare a stabilire, o ripristinare, habitat naturali.”

Perché il Kenya?

Dice Scimone: “In tutto il mondo stanno nascendo progetti a cui Gone West dà supporto e sostegno fornendo alberi, risorse e visibilità, perché ne condividono la causa. Noi abbiamo scelto di aderire al progetto “Books For Trees” in Kenya, perché si concentra su una zona che ha subito una forte deforestazione e degrado del suolo e anche poiché volevamo supportare l’empowerment delle donne nella comunità locale.”

“Ci piaceva poi avere un collegamento tra la terra da cui vengono tutti i caffè che compongono la miscela e il paese dove verranno piantati gli alberi.”

Per i consumatori che volessero appoggiare il progetto For The Planet è possibile sapere come si acquista questo caffè (negozi fisici, e-commerce) e quanto costa un caffè buono che assicura la piantumazione di un albero?

Spiega Scimone: “Il nostro blend For The Planet è venduto sul nostro sito in pacchetti da 250 g e in due formule: tostato per il filtro oppure tostato per la moka o l’espresso. La miscela è venduta in grani, ma per chi non avesse la possibilità di macinare a casa, c’è anche la possibilità di riceverlo già macinato. Spediamo in tutta Italia, all’estero oppure si può scelgliere il ritiro presso la nostra sede, a Villasanta.”

“Il caffè viene tostato su ordinazione, è così sempre fresco ed il costo di un pacchetto è di 19,50 eur; abbiamo scelto di dividere a metà il costo della pianta appunto, metà pagata da noi e metà dal cliente.”

“Anche il pacchetto che contiene la miscela è un nostro piccolo passo per essere sostenibili: una volta terminato il caffè, infatti, può essere completamente riciclato davvero.”

Ha contatti con catene di supermercati?

“No, al momento i canali di vendita dei nostri prodotti sono il nostro ecommerce e alcuni locali che servono specialty coffee, in Italia e all’estero.”

Infine: che cosa succederebbe se 100.000 consumatori acquistassero un sacchetto di questi?

Sorride Scimone: “Succederebbe che dovremmo tostare per 59 giorni consecutivi. Speriamo accada una cosa del genere. In tal caso pianteremmo tantissimi alberi e potremmo veramente fare la differenza.”

Come è andato l’ultimo anno per His Majesty the coffee?

Conclude Scimone: “Il periodo che abbiamo passato non è stato dei più semplici, il mercato è cambiato tantissimo ed i nostri clienti hanno sofferto molto le conseguenze della pandemia. Noi di HMC abbiamo sempre voglia di guardare il bicchiere mezzo pieno ed il lockdown ci ha permesso di lavorare sulla programmazione di nuovi progetti caffeicoli: For the Planet ed altri che non possiamo ancora svelare.”

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