lunedì 15 Aprile 2024
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E adesso le norme degli Usa accettano 3-5 caffè (americani) al giorno, fino a 12 espressi!

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Gli Usa riabilitano la carne e le uova e consentono fino a 12 espressi al giorno, 5 caffè filtro. Così nelle nuove linee guida emanate nelle scorse ore dal governo di Washington la lotta principale è contro gli zuccheri e i grassi saturi.
Via gli zuccheri che devono scendere a un massimo del 10% delle calorie ingerite giornalmente, occhio al sale, attenzione ai grassi saturi nei condimenti come il burro, basta con i cibi troppo raffinati. Ok invece al caffè e soprattutto: «avanti con frutta, verdure, cereali integrali, noci varie, pesce, carni e latticini magri, e olii vegetali in abbondanza».

RIVOLUZIONE CAFFÈ Cominciamo dal caffè, sì perché la novità è clamorosa. Sì perché le direttive alimentari emanate dal governo statunitense a Washington per la prima volta «accettano» anche 3-5 tazzine di caffè al giorno.

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Considerando che uno studio di coffeechemistry.com ci offre i seguenti dati comparando, fra l’espresso e il caffè americano, la concentrazione di caffeina per oncia (circa 30ml, un classico espresso appena appena lungo).

Ebbene per caffè americano si intende una bevanda da 8 a 15mg per oncia mentre per l’espresso possiamo considerare una media da 30 a 50mg per oncia a seconda del contenuto in Arabica o Robusta.

L’espresso contiene quindi molta più caffeina dell’americano, ma è da considerare che mentre un espresso è, appunto, un oncia (e quindi la caffeina totale è 30/50mg) un caffè americano va spesso sulle 8 once (quasi 250ml, due tazze da cappuccino) e la caffeina totale lievita a 64/120 mg.

Facendo due conti la caffeina di 5 caffè americani corrisponde alla caffeina di 12 espressi. Quanto basta anche per i più incalliti estimatori della tazzina.

RIABILITAZIONI Colpo di scena con la riabilitazione delle uova e nessun bando diretto alle carni rosse. Eccole qua: le nuove linee-guida per l’alimentazione del governo americano scardinano vecchie credenze (rinfocolate pochi mesi fa dalle ormai famigerate indicazioni dell’Oms), introducono nuovi concetti nutrizionali, e sono state adottate dopo più di un anno di polemiche.

Pesantemente influenti nella vita quotidiana Usa, le raccomandazioni – che guidano la composizione dei pranzi scolastici, delle mense pubbliche e dei buoni alimentari per i poveri negli Stati Uniti – individuano come nemici giurati numero uno, gli zuccheri, responsabili secondo gli ultimi studi di disturbi cardiovascolari, diabete e persino tumori. A ruota, tra gli alimenti più nocivi – ha spiegato lo stesso ministro della Sanità Sylvia Burwell – seguono «il sodio e i grassi saturi».

UN AMERICANO SU DUE HA PROBLEMI Circa metà degli americani, ossia 117 milioni di persone, soffre di una o più malattie legate a cattiva alimentazione o a inattività fisica.

Emanate ogni 5 anni sulla base delle nuove scoperte scientifiche, le linee-guida per la prima volta non limitano l’assunzione di colesterolo direttamente dai cibi a 300 mg al giorno come in precedenza, in quanto non è provato che aumenti i grassi nocivi nel sangue. E

cco allora il ritorno delle uova. Nessuna menzione diretta neppure alle carni rosse, anche se i consigli pubblicati spingono a un’assunzione di proteine soprattutto da legumi, latticini e carni magre, pesci.

 

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