mercoledì 10 Aprile 2024
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Un caffè amaro per i fratelli Zanetti – Martino e Massimo in disaccordo

Il tema della discordia tra i due imprenditori, si concentra sull’acquisizione della Silver: è della Hausbrandt

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TREVISO – Caffè amaro in campagna elettorale. È quello con il marchio «Silver» diventato in queste ore motivo di contrasto tra i fratelli Zanetti.

Il caso riguarda l’acquisizione di un marchio aziendale risalente a oltre 40 anni fa. Citata, peraltro incidentalmente, da Massimo Zanetti, Mr Segafredo, nell’intervista concessa alla “Tribuna” in qualità di candidato a sindaco.

Fratelli Zanetti: Martino smentisce Massimo

L’imprenditore, rispondendo alle domande del cronista, ha ripercorso le tappe della sua ascesa imprenditoriale. A cominciare dall’acquisizione delle prime aziende.

Elencando il nome di tali società, il titolare del marchio Segafredo ha citato la vicenda della «Silver Caffè» con la data del 1969.

E’ arrivata con una lettera, la replica del presidente e legale rappresentante di Hausbrandt Trieste,- altro colosso del caffè -, l’imprenditore Martino Zanetti, fratello di Massimo.

Che, con riferimento alla Silver Caffè, ha tenuto a precisare come il marchio sia di proprietà esclusiva della Hausbrandt Trieste 1892 spa.

La lotta tra i due fratelli Zanetti

«Si precisa al riguardo», scrive Martino Zanetti nella sua lettera, «che nel 1968 i signori Martino Zanetti e Mario Zanetti, fratelli del signor Massimo Zanetti, assistiti dal ragionier Francesco Bonamigo di Treviso e dal ragionier Ruini di Conegliano, costituivano la società S.I.L.E.A.. Con la quale affittavano gli immobili e gli impianti della società Silver Caffé e assumevano il relativo personale».

Martino-Zanetti-hausbrandt
Martino Zanetti, titolare della Hausbrandt

La lettera continua

«Successivamente S.I.L.E.A. acquisiva il marchio “Silver Caffé” dal fallimento della società Silver». Quindi, sottolinea, «il marchio “Silver Caffé” è a tuttoggi di proprietà esclusiva della società Hausbrandt Trieste 1892 spa.

Questa è l’unica esclusiva titolare del diritto di uso dello stesso. È pertanto assolutamente falso che la società Silver Caffé sia stata acquisita dal signor Massimo Zanetti poco più che ventenne».

La lettera potrebbe finire qui, con la precisazione relativa alla storia di un marchio: storia risalente nel tempo. Ma che per Martino Zanetti ha importanza attuale.

In quanto – spiega – potrebbe erroneamente far pensare che la Silver con i suoi segni e i suoi loghi sia di proprietà della Segafredo, anzichè della Hausbrandt Trieste. Come invece è in realtà.

Martino Zanetti prosegue uscendo dal «caso Silver»

I fratelli Zanetti non si trovano d’accordo neppure sull’uso della propria storia personale.

Mettendo da parte il caso Silver, Martino Zanetti ha commentato anche le espressioni nette nel merito della campagna elettorale del fratello.

Sempre riferendosi allo stesso articolo in cui l’imprenditore-candidato a sindaco si racconta parlando della sua infanzia e della sua famiglia.

Martino Zanetti contesta – con evidente riferimento alle dichiarazioni del fratello – un «utilizzo improprio di riferimenti a persone care alla famiglia Zanetti e a vicende familiari private».

Riferimenti e vicende, prosegue Zanetti con parole ancora più dure «biecamente utilizzate per promuovere una campagna elettorale dagli esiti improbabili».
Fonte: La Tribuna di Treviso

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