giovedì 11 Aprile 2024
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Balvano, il paese dove le nascite esplodono grazie ai Nutella Biscuits della Ferrero

Benvenuti a Nutellandia, il paese «dove le coppie decidono di rimanere a vivere», come orgogliosamente spiega Costantino Di Carlo, dal 2006 sindaco del comune lucano di 1.800 abitanti che negli ultimi mesi è diventato famoso per dei biscotti

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BALVANO (Potenza) – Se in tutta Italia le coppie ci pensano più di una volta prima di metter al mondo un figlio, considerata la crisi in cui versa il Paese, c’è un luogo felice nello Stivale, dove le nascite continuano senza indugio: siamo a Balvano, in provincia di Potenza. Il motivo dietro questa controtendenza? Porta il nome Ferrero. Leggiamo cosa succede dall’articolo dell’inviato Michelangelo Borrillo su corriere.it.

Balvano, il paese dei Nutella Biscuits

«A Balvano si è tornati a fare figli come venti anni fa, con un tasso di natalità del 9,46 per mille contro il 7,13 regionale». Benvenuti a Nutellandia, il paese «dove le coppie decidono di rimanere a vivere», come orgogliosamente spiega Costantino Di Carlo, dal 2006 sindaco del comune lucano di 1.800 abitanti che negli ultimi mesi è diventato famoso per dei biscotti. I Nutella Biscuits, le frolle di casa Ferrero lanciate (e andate a ruba) a novembre scorso in Italia, con oltre 17 milioni di confezioni vendute fino a gennaio (dati Iri, società specializzata nella gestione di big data), già diventati il biscotto preferito di Francia in attesa del lancio in Germania, probabilmente dal prossimo autunno.

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La fabbrica e il terremoto

Per far fronte alle richieste del mercato, dallo scorso 1° febbraio lo stabilimento di Balvano — l’unico in cui vengono sfornati i Nutella Biscuits — è passato a produrre a pieno regime. «Lavoriamo h24, sette giorni su sette», racconta Gerardo Nardiello, segretario regionale della Uila Basilicata, con la produzione salita a 220 quintali a turno, con un incremento del 30%.

«Abbiamo avuto il privilegio di essere stati scelti di nuovo da Ferrero — spiega il sindaco — dopo la prima volta degli anni ‘80 quando Michele Ferrero — di cui il primo cittadino custodisce gelosamente la lettera inviata nel marzo del 2014 come ringraziamento per il conferimento della cittadinanza onoraria — preso dall’impulso del cuore all’indomani del terremoto in cui morirono 66 bambini, un terzo del totale, decise di aprire uno stabilimento, poi inaugurato nel 1987, in questo angolo del Mezzogiorno. Con i Nutella Biscuits Ferrero ha voluto dare un’occasione anche a una seconda generazione, a quella dei figli dei primi assunti della fine degli anni ‘80».

Benvenuti a Balvano, dove si fanno i Biscuits di Ferrero

Le nuove assunzioni. La nuova produzione ha infatti portato al «Forno di Balvano» — così come si legge sulla facciata dello stabilimento dove si producono anche merendine lievitate naturalmente a base di pan di spagna — 150 nuove assunzioni, per un totale che ha raggiunto le 450 unità. Numeri importanti per il paese dell’entroterra lucano, a 450 metri sul livello del mare, teatro nel 1944 del più grande incidente ferroviario italiano con 521 morti, che oggi può vantare percentuali di occupazione importanti per il Sud: «Con il nostro 50,4% — conclude il sindaco — siamo il quarto comune della Basilicata dietro Melfi che ha la Fiat Chrysler, Viggiano che ha il Centro Olio e Tito che, in pratica, è l’area industriale di Potenza. Non siamo più la comunità delle donne con lo scialle nero in testa, simbolo di quei 66 lutti che, però, restano sempre nei nostri cuori».

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