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FAVOREVOLE – Intervista a Ferrua Magliani (Federalimentare). “E adesso si possono trovare rapporti più equilibrati”

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MILANO – “I pagamenti rapidi previsti dall’articolo 62 del decreto liberalizzazioni innovano profondamente le relazioni commerciali all’interno della filiera agroalimentare. Permettono l’apertura di una nuova fase che introduce maggiore equilibrio nei rapporti tra fornitori e clienti».

Filippo Ferrua Magliani è presidente di Federalimentare. La norma sui tempi certi di pagamento recepita positivamente anche se non mancano spunti di riflessione.

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«L’applicazione indifferenziata dell’articolo 62 alla totalità delle transazioni, che coinvolgono gli operatori del settore, sta comportando alcune problematiche da affrontare— sottolinea Ferrua Magliani —. Come la necessità di adeguarsi ai gravosi oneri amministrativi e gestionali introdotti, l’inderogabilità dei termini di pagamento, nonché degli interessi».

Quale soluzione propone la Federazione nazionale dell’industria alimentare per affrontare le criticità?

«Occorre predisporre, in tempi ragionevolmente brevi, alcuni strumenti normativi e regolamentari che correggano gli aspetti più problematici della riforma.

Andrebbero introdotti elementi di flessibilità e derogabilità. Correttivi che naturalmente dovrebbero essere compiuti in coerenza con la ratio originaria dell’articolo 62».

L’attenzione dell’industria alimentare, però, è posta anche su altri importanti aspetti.

«E’ necessario coordinare l’articolo 62 con la disciplina di recepimento della Direttiva Ue sui ritardi di pagamento. Anche perché decorrerà molto presto: dal primo gennaio del 2013».

La necessità di agire in tempi molto stretti è rafforzata dalla presentazione dagli ultimi dati sul comparto. Numeri che confermano quanto sia complesso lo scenario congiunturale che stiamo vivendo.

«Il calo dei consumi alimentari del 2012 è prossimo al 3 per cento.

E’ fondamentale, quindi, favorire la semplificazione e il recupero di efficienza lungo tutta la filiera agroalimentare».

 
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