giovedì 11 Aprile 2024
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Fabio Verona sull’aumento dei prezzi: “Rivolgetevi a professionisti seri sempre”

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MILANO – Fabio Verona dice la sua sull’aumento del prezzo del caffè che si trova al centro di un vero e proprio dibattito. Tutti i costi stanno aumentando e il caffè non fa eccezione con conseguenze che non coinvolgono direttamente anche i consumatori, locali e caffetterie. Ognuno andrà incontro a un destino diverso, ma non necessariamente catastrofico come lasciano presagire certe previsioni.

di Fabio Verona

“È ormai dibattito quotidiano quello dell’aumento del prezzo dell’espresso.

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Ed è normale che, siccome tutti i costi stanno aumentando, anche il caffè subisca un aumento, è sintomatico.

Il vero problema però non sarà l’aumento del costo della tazzina, il problema sarà il nuovo livellamento al rialzo del prezzo dell’espresso, continuando a lasciare disorientato il cliente!

E badate bene, è ovvio che se tutto aumenta e gli stipendi non vengono adeguati, si arriverà ad un nuovo punto di stallo nel quale i consumatori perderanno talmente il loro potere di acquisto che il caffè al bar, così come molte altre abitudini del fuoricasa, diventeranno un bene di lusso.

Ma soffermandoci solamente alla questione “caffè al bar” il focus secondo me deve essere un altro.

Intanto ci saranno locali e luoghi che, per diversi motivi effettueranno un aumento “calmierato” del prezzo dell’espresso, in linea con tutti gli altri prodotti che vendono.

Mi spiego meglio: ci sono piccole realtà in paesini o periferie anche di grandi città, con una gestione famigliare e pochi costi fissi, che potranno continuare a permettersi di vendere il caffè allo stesso prezzo di sempre, assorbendo quell’euro o due di aumento al kg (poco più di un centesimo a tazzina) che il torrefattore deve fare perché, al contrario, i suoi costi aziendali sono aumentati talmente da non consentirgli più di condurre un’azienda con un minimo di profitto.

Poi ci sono caffetterie che invece sono già al limite del collasso, e che continuavano a tenere calmierato il prezzo del caffè per paura di perdere clienti invece di scegliere un miglioramento della qualità e del servizio offerto, che ora troveranno il coraggio di “allinearsi” agli altri, ma senza nulla cambiare.

Queste, secondo me, saranno quelle destinate prima o poi alla chiusura, al cambio gestione, ecc., e anche se ovviamente non lo auguro a nessuno, sento ogni giorno di nuove gestioni o nuove aperture dove al torrefattore di turno oltre al caffè, alle attrezzature e chissà cos’altro, vengono chiesti soldi in prestito… Ecco, qui non la vedo benissimo senza un piano di crescita professionale allegato…

Infine, ci sono i locali che in mezzo a questa ondata di aumenti troveranno la spinta per cambiare, per guardare oltre.

Cercheranno fornitori più qualificati e qualificanti, faranno corsi di formazione e aggiornamento, troveranno nuove proposte per il food e differenzieranno l’offerta di caffetteria, introducendo oltre ad una miscela di più alta qualità anche altre proposte quali monorigini, specialty o diverse miscele per accontentare più palati, ovviamente con prezzi diversi, più alti della concorrenza che è invece rimasta al palo.

Proprio pochi giorni fa ero in un locale a Montecatini Terme, cittadina che sta molto soffrendo il calo del turismo, l’abbandono demografico e dove per cercare di tenere viva almeno la ricettività alberghiera ci sono prezzi incredibili per i pernottamenti, che portano sovente ad un turista mordi e fuggi e che non vive la città, con conseguente abbassamento del livello di tutto l’indotto.

Ebbene, in questo contesto ci sono attività che invece di stare ferme a guardare e lamentarsi, osano, come il bar pasticceria Carlotta e i suoi dolci: miscela 100%arabica, biologica e fairtrade, specialty coffee a rotazione, pasticceria di qualità, proposte creative ed innovative anche nell’arredamento e nella comunicazione, formazione continua.

Ed il prezzo del caffè è già più alto della media, ma questo non gli ha fatto perdere clienti, anzi, finalmente ora hanno un posto dove sanno di poter investire bene il loro denaro.

Quindi, cari baristi, se non sapete cosa fare o a chi rivolgervi, e se il vostro torrefattore non vi offre soluzioni, ma solo problemi, rivolgetevi altrove o consultate i vari professionisti seri del settore che, con la loro consulenza, vi potranno aiutare a superare anche questa crisi, e buon espresso a tutti!”

Fabio Verona

 

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