giovedì 11 Aprile 2024
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EVASIONE – Il primato a studi legali e medici. Al bar lo scontrino è una rarità

Le denunce spontanee hanno superato quota 1 milione nel mese di ottobre e valgono 165 milioni di euro. Dal caffè al bar, passando dai professionisti, il catalogo di chi sottrae guadagni al Fisco. In cima, per valore, studi legali e avvocati, poi medici e dentisti. Ma il numero maggiore arriva da bar e ristoranti che non fanno scontrini

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La Repubblica ha pubblicato un articolo sull’evasione fiscale che riguarda anche gli esercizi pubblici. Ve lo proponiamo.

MILANO – Ci sono gli italiani che evadono, ma anche i cittadini onesti. Pronti a denunciare chi non paga le tasse. Sono oltre un milione le segnalazioni online, per un valore non dichiarato che supera i 165 mln. A tenere la contabilità è il sito evasori.info, i cui dati, rielaborati dall’Adnkronos, fotografano il fenomeno in tempo reale attraverso le denunce spontanee: alle 16 del 10 ottobre sono 1.055.082 per 164.860.730 euro, in costante crescita.

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Nel mirino dei cittadini finiscono i comportamenti quotidiani, spesso all’insegna dell’evasione totale: dal caffé al bar alla cena al ristorante, passando per le prestazioni di dentisti, idraulici ed elettricisti, concessionari e meccanici auto e moto.

Il sommerso, in termini di valore non dichiarato, riguarda principalmente studi legali, avvocati e notai (35,8%), oltre a medici e dentisti (7,4%). Da una parte le parcelle non fatturate, spesso pagate cash. Dall’altra, interi piani tariffari che possono essere declinati secondo il doppio binario: migliaia di euro con regolare fattura, oppure migliaia di euro, ma un po’ di meno, con una qualche fattura ogni tanto.

Quanto, invece, al numero di segnalazioni, il primato spetta a bar (33,2%) e ristoranti (12,2%): il caffè e cornetto, per iniziare la giornata, senza scontrino; la pizzeria che scrive il conto a penna direttamente sulla tovaglia di carta.

La classifica in valore:

1) studi legali, avvocati e notai 35,8%
2) medici e dentisti 7,4%
3) ristoranti 5,9%
4) bar 5,2%
5) immobiliari 5,6%
6) servizi alla persona 5,2%
(altri)

La classifica in numero di segnalzioni:

1) bar 33,2%
2) ristoranti 12,2%
3) alimentari, bevande e tabacchi 9,6%
4) servizi per la persona 9,2%
5) ambulanti 4,4%
(altri)

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