mercoledì 10 Aprile 2024
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‘NDRANGHETA – La Guardia di Finanza sequestra beni per 10 mln agli affiliati clan Tegano, compresa un’azienda di Vending

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REGGIO CALABRIA – Beni per un valore complessivo di 10 milioni di euro sono stati sequestrati dagli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, che hanno eseguito un provvedimento della Sezione misure di prevenzione del Tribunale che ha interessato anche la società di Vending Calabra Vending.

L’ingente patrimonio, immobiliare e societario, è stato sequestrato a presunti affiliati alla cosca di `ndrangheta «Tegano», operante in città. Le indagini delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica DDA reggina, hanno fatto emergere una rilevante sperequazione tra i redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale registrato negli ultimi anni da alcuni imprenditori reggini ritenuti vicini alla cosca Tegano, una delle cosche di `ndrangheta egemone nel capoluogo.

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I destinatari del provvedimento di prevenzione sono i noti imprenditori reggini Giuseppe Lavilla e i figli Antonio e Maurizio, sospettati di appartenere alla criminalità organizzata e specificatamente alla cosca «Tegano» operante nel rione Archi di Reggio. Numerosi collaboratori di giustizia hanno indicato i Lavilla come imprenditori al soldo della cosca a cui sono legati da vincoli familiari.

Antonio Lavilla è infatti marito di Saveria Tegano, figlia del boss Giovanni. Le Fiamme Gialle, su delega della Procura Distrettuale Antimafia, hanno ricostruito il patrimonio personale e imprenditoriale dei Lavilla. Attraverso un’accurata rielaborazione dei dati fiscali e patrimoniali acquisiti, sarebbe stata evidenziata la notevole sperequazione tra redditi dichiarati e l’incremento patrimoniale accertato, con l’emergere di un «eccezionale arricchimento patrimoniale» realizzato nel corso degli ultimi anni.

Nel patrimonio sequestrato rientrano beni mobili, immobili ed attività commerciali, con particolare riferimento al settore dell’edilizia e del noleggio di distributori automatici di alimenti. Tra le società cadute nella rete dei Finanzieri, spicca la Calabra Vending s.r.l., leader nella distribuzione di macchine automatiche per la vendita di caffè ed alimenti, con sede proprio nel Rione Archi della città. L’azienda ultimamente stava commercializzando una nuova marca di caffè, chiamato «Caffè Lavilla».

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