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DOPO REPORT – ” Odore di fango nel caffè dei bar fiorentini “; esercenti in guerra con la tv: ” Offesi, quereliamo tutti”

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L’inchiesta del programma di Rai Tre sulla qualità della tazzina nel capoluogo toscano solleva un vero polverone: “Quereliamo tutti”

FIRENZE – Dopo aver distrutto lo stereotipo del buon caffè napoletano, Report fa a pezzi anche il caffè di Roma e Firenze. «Sentori di pan tostato, biscotto e cantuccino ma anche rancido e fango».

O anche «Sentori di gomma e legno bruciato, forse un po’ di cenere». L’oro nero fiorentino non supera l’esame dell’assaggiatore professionista. «Quattro» è il voto più alto dato dall’esperto nel tour di assaggi. Le anticipazioni di Report nel giro di poche ore hanno fatto il giro della città.

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I baristi fiorentini sono su di giri: «Noi quereliamo tutti». Mentre sui social network la querelle è passata dall’indignazione all’ironia.

«Tu che hai detto che il caffè di Firenze fa schifo vedi che il cucchiaino da dentro lo devi levare sennò ti affoghi». Aldo Cursano, presidente Fipe Toscana, è arrabbiato. Alla notizia sbatte i pugni sul tavolo: «Il caffè fiorentino è un prodotto di assoluta eccellenza che invitiamo a conoscere da vicino per avere conferma della qualità assoluta».

«In Italia – prosegue – ci sono 160mila bar e 20 milioni di consumatori. Ogni anno vengono servite 7 miliardi di tazzine di caffè». Cursano all’attacco risponde con i numeri: «Un cliente che torna è un cliente soddisfatto. Un tour di assaggi non può essere rappresentativo degli oltre 1.500 locali fiorentini. Sarebbe ingiusto per il nostro lavoro e la nostra storia».

Una pausa, poi riprende: «Col caffè la maggior parte di noi si giocano la reputazione. Certo, specie negli ultimi anni, sono stati aperti posti un po’ improvvisati che non hanno niente a che vedere con la tradizione fiorentina ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. La nostra città vanta un ampio ventaglio di caffè storici che fanno dell’attenzione alla qualità, al servizio e alla decorazione la propria mission».

Poi il presidente Fipe conclude: «Il consumatore continua a premiare il nostro sistema. E’ ingiusto criminalizzare uno stile di vita, quello italiano, che ci contraddistingue in tutto il mondo». Santino Cannamela, presidente Fiepet Toscana, non voleva credere alle sue orecchie.

«A Firenze c’è un’attenzione alta per la qualità del caffè, sia da parte di chi lo serve che di chi lo consuma: i fiorentini sono dei clienti molto esigenti. Dire che nella nostra città viene servito un espresso di cattiva qualità è offendere tutti noi».

«Le nostre eccellenze invece che subire continue critiche dovrebbero essere promosse – aggiunge Claudio Bianchi, presidente Confesercenti Firenze -. perché tutto il Paese si gioca una chance importantissima. Firenze è la patria delle piccole torrefazioni di caffè. E nella nostra città si respira ancora un connubio molto forte con i locali di somministrazione. Noi non ci sentiamo rappresentati da questo tipo di giudizi».

Fonte: http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2014/04/08/1050506-inchiesta-bar-report.shtml

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