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X 08.05.2012 Patrick Depin, un artista francese e tre luoghi veneziani: sessanta tazze da espresso per interpretare il quotidiano

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VENEZIA – Le opere di Patrick Depin, tutte di differente formato e create per il luogo, sono collage realizzati con giornali quotidiani e raffigurano tazzine in una grande possibilità di composizione e interpretazione. Il progetto ha origine creando l’immagine di un manifesto che divulga uno spazio di incontro tra psicanalisi e genitori in dialogo.

Nascono dunque le prime due tazzine in collage, quasi a identificare il caffè e il giornale quotidiano come rito della coppia, la parola scritta stampata e la parola scambiata durante il caffè. Da ciò molte delle opere di Patrick Depin comprendono due tazze vicine ma in diverse posizioni, a intendere un differente modo di rapportarsi tra due persone ma anche con il mondo circostante. Altre opere sono di grandi dimensioni, come quella creta espressamente per l’altare dello spazio espositivo, e rappresentano tutto un mondo di parole e di quotidianità.

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La sede poi con i suoi mattoni a vista, il pavimento con lapidi e alcune tombe, crea un effetto di straniamento, come se anche l’eternità avesse i suoi riti quotidiani.

Primo luogo

Nella Scuola Grande San Giovanni Evangelista, fino al 20 maggio, «Café Sensible Opere del Quotidiano», una mostra che raccoglie una sessantina di opere di Patrick Depin che per tre anni ha lasciato da parte pittura e scultura per creare questo connubio tra parola e immagine.

Secondo luogo

Nella sede dell’Alliance française di Venezia, tra stucchi specchi e vetrate, opere di piccole dimensioni di tazzine nel loro incontro quotidiano. Come dice l’artista, «questo vocabolario della tazza è anche un omaggio a Venezia, perché a Venezia vengono tutte coppie dal mondo, tutte le lingue, tutti i paesi, ma anche un’idea di solitudine, sono tutte coppie sole dentro a una città».

Terzo luogo

Tra quotidianità, tazzine e arte non possono mancare i libri e la poesia: la Biblioteca di Servizio didattico, dell’università Ca’ Foscari, un luogo incantato che si affaccia sulle zattere, è la terza tappa. Qui è in corso una mostra a cura di Patrick Depin con un titolo che richiama il suo pianeta delle due tazze «Duos. Poètes et peintres /Poeti e pittori», poeti artisti contemporanei per Maeght éditeur, grandi testi lirici illustrati in piccoli libri da bibliofili. Ieri sera, in occasione dell’apertura della rassegna, che comprende non solo la parola scritta ma anche la parola poetica detta nella sede della Biblioteca di Servizio didattico di Ca’ Foscari, alle Zattere, si è svolta una lettura di testi poetici in lingua originale e in traduzione.

Gli appuntamenti sono tre:

1) «Café Sensible – Opere del Quotidiano» Spazio Espositivo Badoer Scuola Grande San Giovanni Evangelista, Venezia. Fino al 20 maggio www.scuolasangiovanni.it

2) «Le café sensible à l’Alliance», Casino Venier (Ponte dei Baretteri – San Marco 4939). Fino all’11 maggio. Per info: http://www.afvenezia.it/

3) «Duos: des poètes et des peintres», Biblioteca del Servizio Didattico (Zattere – Dorsoduro 1392). Mostra di libri d’arte e poesia, una collana di Maeght éditeur, curatore Patrick Depin.

Fino al 18 maggio

Per vedere le immagini delle tazzine: http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-05-05/patrick-depin-artista-francese-205505.shtml?uuid=Ab55HJYF

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