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D.E. Master Blenders – Lascia il ceo Michiel Herkemij, ufficialmente per diversità di vedute con il Board, ma dietro potrebbero esserci le pressioni di uno dei principali azionisti

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MILANO – Cambio della guardia ai vertici di D.E. Master Blenders 1753, la società nata la scorsa primavera dallo spin-off del ramo caffè di Sara Lee Corp. Esce di scena, dopo meno di un anno, il ceo Michiel Herkemij, che lascerà la carica a fine dicembre.

D.E. Master Blenders senza una delle sue colonne portanti

Il divorzio tra il 48enne manager olandese ex-Heineken e la compagnia di Amsterdam è avvenuto consensualmente. Così si legge in un comunicato diffuso lunedì a mercati chiusi. Dal quale si apprende che la carica lasciata vacante verrà assunta ad interim dall’attuale presidente non esecutivo Jan Bennink.

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“Herkemij e il Cda sono in sintonia sulle strategie. Ma c’è diversità di opinioni quanto alle tempistiche di implementazione”. Così ha dichiarato alla stampa un portavoce di DEMB 1753.

Le parole dell’ex ceo

“Il Board D.E. Master Blender e io personalmente desideriamo esprimere a Michiel il nostro apprezzamento per il lavoro svolto negli ultimi 12 mesi e il contributo dato al completamento dello spin-off da Sara Lee Corp., alla quotazione alla borsa di Amsterdam di DEMB 1753 come società pure play. Nonché al varo della nostra nuova strategia di sviluppo”. Ancora ha dichiarato Bennink nel comunicato ufficiale della società.

Secondo indiscrezioni riprese dai media, però, dietro alla partenza di Herkemij potrebbe esserci lo zampino della società finanziaria austriaca.

Joh. A. Benckiser SE, uno dei principali azionisti di Master Blenders 1753

Che ha recentemente portato la sua partecipazione al 15,05% del pacchetto accrescendo ulteriormente la sua influenza sul Board D.E. Master Blenders. La holding della famiglia Reimann è proprietaria dell’iconico marchio francese Coty (profumeria e cosmetica) e della Benckiser Plc.; secondo produttore al mondo di prodotti per la casa e la cura della persona.

Ma soprattutto D. E Master Blenders è entrata prepotentemente nel mercato del caffè americano con l’acquisizione di Peet’s Coffee & Tea Inc., rilevata la scorsa estate per una somma vicina al miliardo di dollari.

Avvio difficile La nuova società pure-play ha stentato a decollare, anche a causa dalle irregolarità contabili emerse nella sua filiale brasiliana.

Le ultime due trimestrali sono state definite deludenti dagli analisti e hanno mancato il consensus.

In un’intervista concessa a settembre, Herkemij aveva sostenuto l’importanza dell’innovazione di prodotto

Per rilanciare la società e recuperare il terreno perso nei confronti dei principali competitor globali.

Tra le novità introdotte dalla sua gestione, il restyling della gamma Senseo e il lancio della Sarista, una macchina da caffè, fabbricata dalla Philips, funzionante con caffè in chicchi preconfezionato.

“Il 2012 è stato un anno di transizione coinciso con l’avvio dell’attuazione della nostra strategia di innovazione e premiumizzazione” ha dichiarato ancora Bennink “I fondamentali attuali rimangono solidi e in linea con i nostri obbiettivi”.

Lo scorso mese, la società ha confermato la guidance per l’intero esercizio, con una previsione di crescita del fatturato del 3-5% nei 12 mesi sino a giugno 2013 e un miglioramento dell’Ebit al netto degli elementi non ricorrenti del 12,3%.

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