venerdì 12 Aprile 2024
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Costadoro, lancia il confronto tra la moka e il filtro al Festival del giornalismo alimentare

Nelle due postazioni allestite per l’occasione dalla Torrefazione torinese durante i 3 giorni del Festival, sono stati serviti gratuitamente a tutti i partecipanti: – 5 kg di Miscela Costadoro Espresso per un totale di circa 630 caffè in espresso; – 9 kg di Miscela biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo per un totale di circa 1.130 caffè in espresso; – 6 kg di Costadoro Specialty Coffee per un totale di circa 50 litri di caffè filtro preparato con molteplici sistemi di estrazione; – 8 kg di Costadoro Specialty Coffee Kenya Ndaroini preparati in espresso “Naked”;

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di Fabio Verona

MILANO – Anche quest’anno, grazie alla partnership di Costadoro caffè, ho partecipato alla 5° edizione del Festival del Giornalismo Alimentare ed eccomi a raccontarvi qualcosa di questa 3 giorni davvero ricca ed interessante.

Costadoro Caffè inizia con il condividere un po’ di numeri

Oltre 1200 persone transitate, 20 laboratori con oltre 500 presenze, 160 sessioni di incontri nel B2B 13.500 firme nella petizione per la #foodbag obbligatoria.

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Nelle due postazioni allestite per l’occasione dalla Torrefazione torinese durante i 3 giorni del Festival, sono stati serviti gratuitamente a tutti i partecipanti:

– 5 kg di Miscela Costadoro Espresso per un totale di circa 630 caffè in espresso;

– 9 kg di Miscela biologica e certificata Fairtrade Costadoro RespecTo per un totale di circa 1.130 caffè in espresso;

– 6 kg di Costadoro Specialty Coffee per un totale di circa 50 litri di caffè filtro preparato con molteplici sistemi di estrazione;

– 8 kg di Costadoro Specialty Coffee Kenya Ndaroini preparati in espresso “Naked”;

I laboratori del Festival con Costadoro

Costadoro è stata inoltre promotrice di 2 dei 20 laboratori concepiti per questa edizione della manifestazione ed ha visto Umberto Trombetta (Strategic Planner di Costadoro) al Panel del 20 febbraio “Comunicare Scienza, Ricerca e Sostenibilità: come comunicare ai consumatori le buone pratiche nella filiera food”. Dove il suo intervento si è concentrato sull’importanza di creare un consumatore consapevole per le aziende di eccellenza il quale, imparando a riconoscere la qualità dei prodotti e dei processi, la premia scegliendola.

Questo permette alle aziende virtuose di continuare a investire in qualità e porta benefici a tutti gli stakeholder, dai produttori nei paesi di origine fino ai consumatori finali. Inoltre sono state portate come esempio varie iniziative di successo intraprese da Costadoro negli ultimi anni in termini di Controllo Qualità (Scienza), Formazione (Ricerca) e Sostenibilità.

Molti poi i temi scottanti toccati dal Festival del Giornalismo Alimentare. In particolar modo quelli sulle ecomafie, con l’intervento del giornalista e scrittore Paolo Borrometi.

Non sono mancati temi di maggiore attualità, come ad esempio il food delivery

Con un panel intitolato “Mi devo fidare del cibo che arriva in bicicletta? Temperature, allergeni, informazioni sugli ingredienti: è garantita la sicurezza alimentare nel food delivery?”

Anche Chef Rubio ha detto la sua, prima di tutto esortando i “riders“ a ribellarsi per le loro condizioni di lavoro. Ed in seguito confermando che il cibo è ben controllato ma che questa pratica sta annullando sempre di più il contatto umano tra le persone.

Di parere leggermente più cauto la biologa Lucia Decastelli dell’Istituto zooprofilattico del Piemonte

La quale suggerisce quantomeno di verificare la temperatura del cibo e di lasciarlo riposare il meno possibile dal momento della consegna. Collegato al food delivery è stato ampiamente sostenuto il concetto della lotta agli sprechi alimentari. Con la promozione della food bag, la scatola realizzata in materiale compostabile. Sostenuta anche dall’intervento dell’Onorevole Maria Chiara Gadda, e per la quale è aperta una petizione che potete trovare e sostenere cliccando qui.

costadoro
Lo Stand Costadoro alla 5° Edizione del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino.

Caffè e metodi di estrazione con il team Costadoro

Un cenno lo voglio poi dare sulle preferenze espresse in merito al caffè preparato con il metodo filtro e con la moka.

La postazione allestita è infatti stata letteralmente presa d’assalto dai presenti, ed oltre a degustare un ottimo caffè specialty preparato con il filtro, lo stesso è stato realizzato anche con la moka. Spiegando e rispondendo alle molteplici domande che ci venivano poste in merito alla corretta preparazione della moka per casa, come conservare il caffè e molti altri quesiti.

Ora vi saluto e vi lascio con questa domanda: il caffè per la moka, lo si può conservare in frigo?

A presto!

Fabio Verona – Responsabile qualità e formazione Costadoro e autore del blog arabica100per100

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