giovedì 11 Aprile 2024
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Adesso la guerra in Ucraina incide sui mercati del caffè

In Russia scorte su livelli normali soltanto sino a luglio. In Ucraina, i consumi crolleranno ai minimi degli ultimi vent'anni. Natalia Gandolphi (HedgePoint): "Le aspettative di distruzione della domanda hanno già causato una correzione dei prezzi sul mercato, correzione che potrebbe continuare".

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MILANO – Mercati del caffè in calo: dopo sei sedute consecutive al rialzo si spezza il trend di ripresa degli arabica. Il contratto per scadenza maggio di New York ha chiuso ieri, mercoledì 6 aprile, sotto di 370 punti, a 227,60 centesimi, a pari con la chiusura del contratto per scadenza luglio. Per tutte le altre scadenze si mantiene invece l’anomala situazione di mercato inverso, che riflette le forti pressioni speculative.

La borsa di oltreoceano era reduce da sei sedute consecutive al rialzo, che avevano portato il benchmark, nella giornata di martedì 4 aprile, a 230,60 centesimi, livello massimo da oltre un mese a questa parte.

La battuta d’arresto va imputata in buona parte al conflitto in Ucraina e ai suoi possibili effetti, diretti e indiretti, sui consumi.

Secondo l’analista di mercato HedgePoint, la Russia userà quasi un milione di sacchi in meno, per effetto dei tagli all’import e dei rincari.

“In Russia, i prezzi sono già cresciuti del 20%” ha dichiarato in un’intervista a Reuters l’analista Natalia Gandolphi, secondo la quale le scorte si manterranno su livelli normali al massimo sino a luglio, se la guerra e le sanzioni continueranno.

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