mercoledì 10 Aprile 2024
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COLOMBIA – Caturra e Castillo si equivalgono, lo dimostra uno studio presentato al Simposio Scaa di Seattle

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MILANO – Caturra e Castillo si equivalgono in termini qualitativi. Questa la sorprendente conclusione di uno studio presentato la settimana scorsa al Simposio annuale Scaa di Seattle.

A realizzarlo, l’Ong umanitaria Catholic Relief Services (Crs), la Caritas statunitense, che si è avvalsa della collaborazione e del supporto del Centro Internazionale per l’Agricoltura Tropicale (Ciat) di Cali (Colombia), del World Coffee Research (Wcr), della Federazione Colombiana dei Produttori di Caffè e di varie aziende specializzate di settore.

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Scopo dello studio, mettere a confronto la varietà tradizionale Caturra, molto apprezzata dal mercato, con la nuova varietà Castillo, messa a punto da Cenicafé, ampiamente utilizzata nel programma di rinnovo colturale, che ha rigenerato il comparto colombiano.

Quest’ultima presenta una maggiore resistenza alla ruggine del caffè e una migliore adattabilità agli eccessi climatici, ma è comunemente ritenuta inferiore dal punto di vista della resa in tazza.

Attraverso una sofisticata metodologia di analisi sono stati raccolti, nel dipartimento di Nariño, una ventina di campioni di entrambe le varietà, provenienti dalle medesime aziende. Gli stessi caffè sono stati oggetto di due test alla cieca, a distanza di 3 mesi, da parte di un panel di assaggiatori professionisti.

Quale il verdetto dei cup taster? “I test statistici indicano che, in generale, non vi è stata alcuna differenza significativa, in termini qualitativi, tra le varietà Caturra e Castillo”, si legge nello studio.
Se coltivati, raccolti e lavorati in condizioni analoghe, i caffè delle due varietà sostanzialmente si equivalgono.

Gli attributi organolettici, per i quali commercianti e torrefattori sono disposti a pagare prezzi maggiori, dipendono soprattutto dalle condizioni ambientali, dalle cure agricole e dalla qualità della lavorazione post-raccolta, piuttosto che dalle caratteristiche di queste due varietà.

Una conclusione che smentirebbe quanti sostengono, pessimisticamente, che l’introduzione su larga scala della varietà Castillo porterà a un decadimento degli standard qualitativi colombiani.

Secondo Michael Sheridan – coordinatore di progetto Crs – “alcuni buyers preferiscono la Caturra alla Castillo basandosi più su un partito preso che non su riscontri oggettivi”.

Considerando la maggiore vulnerabilità della Caturra alle avversità e alle malattie, i prezzi per i caffè di questa varietà dovrebbero essere “sensibilmente maggiori”. E anche così – conclude Sheridan – “è difficile stabilire se il premio pagato sarebbe sufficiente a ripagare il produttore dei rischi sostenuti”.

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