venerdì 29 Marzo 2024
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Cina: crollano i prezzi del caffè nella provincia di Yunnan

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MILANO – Nestlé al centro delle polemiche per il crollo dei prezzi del caffè nella provincia in Cina dello Yunnan, quasi dimezzati rispetto all’anno scorso. Secondo quanto riferito da National Business Daily di Shanghai, i prezzi hanno cominciato a crescere a metà dell’anno scorso, ma hanno subito un calo brusco quest’anno dopo che la multinazionale svizzera ha chiuso la sua centrale di acquisto nella città locale di Pu’er.

Il livello attuale è attorno ai 20 yuan (3,16 dollari) al chilogrammo, all’incirca lo stesso prezzo al quale il caffè veniva pagato a fine 2009. Il quotidiano afferma inoltre che già il giorno prima della chiusura i locali magazzini nazionali avevano smesso di quotare il prezzo del caffè. E che le consuete code di contadini in attesa di consegnare il proprio raccolto sono ormai un ricordo.

Cina: un problema con i prezzi

Altri acquirenti, a cominciare da Starbucks, continuano ad acquistare il caffè dello Yunnan, regione dalla quale proviene il 98% della produzione nazionale. Un partner locale della catena americana citato dalla stessa fonte ha sottolineato che le voci secondo le quali il calo dei prezzi sarebbe da imputare a Nestlé non corrispondono a verità.

La realtà, ha spiegato al quotidiano un esperto di mercato, è che i produttori erano soliti, negli anni scorsi, ritardare la vendita del raccolto per far salire i prezzi

Quest’anno – sorpresi dal calo delle quotazioni indotto dalla diminuita domanda sui mercati internazionali – si sono precipitati a vendere e ciò ha fatto cadere ulteriormente i prezzi. La stessa Nestlé ha smesso di acquistare il caffè soltanto dopo che la capacità dei suoi magazzini locali era stata totalmente saturata.

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