venerdì 12 Aprile 2024
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Certificazioni: cresce l’attenzione anche sul caffè dei consumatori

B Corporation. Tra le più affidabili, B Corp utilizza l’approccio della tripla linea di fondo: garantisce infatti che Persone, Pianeta e Profitto vadano di pari passo con l’azienda. Le società certificate sono tenute a soddisfare rigorosi standard sociali, ambientali, di trasparenza e responsabilità

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MILANO – In tutti i prodotti che si trovano sugli scaffali dei supermercati o in quelli virtuali, caffè compreso, esiste un’etichetta che dà una serie di informazioni sull’articolo da acquistare, che si tratti della sua composizione, della data di consumo e di produzione: questa è una buona pratica che aiuta il consumatore a comprendere meglio che cosa mette nel carrello e, nel caso degli alimenti, che cosa va ad ingerire. In linea con questa etichetta, le certificazioni e gli standard, che in quest’ultimo periodo stanno guadagnando punti agli occhi dell’utente finale e, di conseguenza, diventano importanti per le stesse aziende. Vediamo cosa sta succedendo dall’articolo dell’ansa.it.

Certificazioni: l’importanza per il consumatore

Le chiediamo perché ci rassicura sapere che terze parti abbiano condotto test sull’affidabilità del prodotto. E possono spingere le aziende a diventare più sostenibili ed etiche, oltre ad aumentare la consapevolezza sull’importanza della sostenibilità e del commercio equo e solidale. Si arriva così a favorire trasparenza in relazione alla produzione e all’approvvigionamento dei materiali. Sono quindi uno strumento che può prevenire il greenwashing – la pratica molto diffusa e da cui bisogna guardarsi per la quale si da’ una immagine pubblica falsamente ecologicamente responsabile mentre si tratta solo di facciata o di abile disinformazione fraudolenta.

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Numerose sono le certificazioni e gli standard e per ottenerle le aziende devono sottoporsi a verifica con un procedimento che comporta anche dei costi da sostenere

Sono strumenti utili e che garantiscono autenticità di intenti e di pratiche, specie in un settore come la moda in cui la filiera è lunga e difficile averne contezza per intero. In generale si tratta di certificazioni sulla protezione dell’ambiente, pratiche commerciali eque e solidali, benessere degli animali e qualità garantita. Fonti: SupplyCompass; Compare Ethics; RWS.

Di seguito vengono elencate quattro tra le più famose certificazioni, una per area di interesse

B Corporation. Tra le più affidabili, B Corp utilizza l’approccio della tripla linea di fondo: garantisce infatti che Persone, Pianeta e Profitto vadano di pari passo con l’azienda. Le società certificate sono tenute a soddisfare rigorosi standard sociali, ambientali, di trasparenza e responsabilità. Oltre a questo, hanno l’obbligo di ottenere un punteggio minimo di 80/200. Ogni tre anni l’azienda deve essere nuovamente certificata da The B Lab, cioè l’organizzazione non-profit che controlla la certificazione B Corp.

Fairtrade Foundation. Fairtrade è un movimento globale che garantisce i diritti dei lavoratori e pratiche di lavoro eque. Prevede inoltre una gestione responsabile del territorio, dal produttore al prodotto finito. Per diventare più etica, quindi, l’azienda deve concentrarsi sulla ristrutturazione del proprio modello di business: può farlo, ad esempio, assumendosi la responsabilità delle persone che partecipano alla realizzazione del proprio prodotto. Per ottenere il certificato, le aziende devono contattare uno dei diversi auditor privati certificati dall’organizzazione Fairtrade, i quali condurranno rigorosi controlli. Dal 1998, la fondazione ha protetto milioni di vite in 45 Paesi.

Responsible Wool Standard (RWS) è uno standard indipendente e volontario progettato per riconoscere le migliori pratiche di allevamento. Garantisce in tal modo che la lana provenga da pecore trattate in modo responsabile e da allevamenti che si prendono cura del territorio. Negli allevamenti, la certificazione garantisce che le pecore siano trattate nel rispetto delle loro Cinque Libertà: libertà dalla fame e dalla sete; dal disagio; dal dolore, dalle ferite e dalle malattie; libertà di esprimere comportamenti normali e naturali; e libertà dalla paura e dall’angoscia. Viene garantita inoltre l’attuazione delle migliori pratiche nella gestione e nella protezione del territorio. Lo standard è applicabile a livello globale a tutte le razze di pecore e il mulesing è severamente vietato.

Woolmark

Il programma di licenza Woolmark è un programma che garantisce e certifica la qualità dei tessuti di lana. Per ottenere la certificazione Woolmark, filati, tessuti e capi d’abbigliamento vengono testati da enti indipendenti. I test includono la verifica del contenuto di lana nel prodotto, la solidità del colore alla luce e ai liquidi, la durevolezza e il test di lavaggio. I benefici che i brand possono trarre dalla certificazione sono: soddisfazione del cliente; garanzia di qualità e autenticazione indipendenti; la possibilità di costruire una filiera tracciabile; supporto tecnico e assistenza nello sviluppo del prodotto; supporto nello sviluppo e nella formazione del personale.

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