venerdì 19 Aprile 2024
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Cashback: ma che succede se le adesioni dei consumatori superano i fondi disponibili?

Sembra che le adesioni al programma abbiano superato le aspettative ed i fondi stanziati non siano sufficienti per coprire tutto. Allora? Cosa spetta ai milioni di italiani che hanno attivato la procedura per il cashback e ormai pagano anche il caffè con la carta di credito pur di raggiungere la soglia di 50 operazione a semestre previste?

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MILANO – La formula del Cashback ha inizialmente raccolto parecchie adesioni da parte dei consumatori, con il desiderio da un lato di trovare un nuovo modo per risparmiare e dall’altro, con l’obiettivo di contrastare le evasioni fiscali. Purtroppo però non si è dimostrato esattamente all’altezza dei compiti per cui è stato creato e anzi, spesso è risultato proprio inefficiente in termini di rimborsi. Leggiamo i dettagli dall’articolo di Valentina Buffoni su trend-online.com.

Cashback: il piano anti evasione che fa cilecca

Tra rinvii, sistemi in tilt e dubbi sulla funzionalità l’8 dicembre è finalmente partito il piano di lotta alla micro evasione, inserito nel più ampio cashless di Stato.

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Oggi però una nuova ombra si abbatte sul famoso rimborso del 10%, sembra che le adesioni al programma abbiano superato le aspettative ed i fondi stanziati non siano sufficienti per coprire tutto. Allora? Cosa spetta ai milioni di italiani che hanno attivato la procedura per il cashback e ormai pagano anche il caffè con la carta di credito pur di raggiungere la soglia di 50 operazione a semestre previste?

Prima di ogni altra cosa va chiarito cos’è il cashback

Anche se siamo tutti certi di sapere di cosa si tratta molti lo confondono con la lotteria degli scontrini. Cosa del tutto diversa, con meccanismi e regole differenti.

La verità è che nel gran marasma delle notizie e dei post sui social si sta confondendo il bonus cashback con la lotteria degli scontrini.

Le due misure non sono però la stessa cosa, hanno in comune la lotta all’evasione fiscale e al lavoro in nero. Con l’aggiunta di voler incentivare gli acquisti nei negozi fisici e non online.

Sicuramente va registrata una partenza in salita per il cashback. Per prima cosa ha visto slittare il via dal 1 dicembre al 8 dicembre. Inoltre al fatidico click day, non funzionava nulla, l’App IO è andata più volte in tilt.

Procediamo allora con calma e vediamo come andranno le cose se i fondi stanziati per il cashback finiscono.

Cashback e App IO

Come funziona il bonus cashback, in breve possiamo dire che su tutti gli acquisti effettuati con carta di credito, bancomant o altri strumenti tracciabili si potranno ricevere rimborsi fino a 300€ all’anno o 150€ a semestre.

Come fare per ottenere il rimborso?

E’ necessario scaricare l’ App IO. La stessa App utilizzata per il bonus vacanze. Una volta scaricata l’App sarà necessario registrarsi associando poi al proprio account una o più carte di credito o di debito insieme al codice Iban sul quale si vogliono ricevere i rimborsi.

La registrazione all’App può avvenire solo se si è in possesso dello SPid, ovvero Sistema Pubblico di Identità Digitale da richiedere velocemente se ancora non si ha.

Non ci sono limiti alle categorie merceologiche, quindi si potranno effettuare pagamenti di ogni genere purché avvengano in un negozio fisico. Già perché sono esclusi dal bonus tutti i pagamenti online!

Questo perché lo scopo del bonus è incentivare gli acquisti presso i negozi fisici. Certo il dubbio di come sia possibile conciliare questo con la continua chiusura e riduzione di attività commerciali è legittimo.

Incluse invece nel programma del bonus le consegne a domicilio con il pagamento tramite pos portatile.

Cosa si può acquistare con il cashback

Abbiamo già detto che con il bonus cashback, possiamo acquistare ogni genere di bene sul mercato, le uniche restrizioni sono per gli acquisti professionali. Ovvero le transazioni dovranno riguardare esclusivamente beni destinati al consumo familiare o personale, non quelli necessari allo svolgimento dell’attività imprenditoriale.

Quindi via libera agli acquisti in farmacia, al bar, al supermercato e anche negli store di elettronica. Ricordiamoci però che vanno effettuate un tot di transazioni, a dicembre solo 10, ma da gennaio 50 a semestre. Quindi non è consigliabile acquistare pc o beni costosi raggiungendo la cifra in un’unica transazione.

La volontà del governo

E’ eliminare l’evasione fiscale e il lavoro in nero. Ecco perché infatti si tende a premiare i piccoli ripetuti nel tempo. L’esclusione del commercio online è da ricercare proprio nel grande impatto economico che questo modo di fare acquisiti ha avuto sui piccoli distributori locali.

Il dilagare dell’e-commerce ha dato vita a diversi fenomeni, non ultimo il dropshipping, che sta seriamente mettendo in difficoltà le piccole e medi imprese locali. Si pensa allora di indirizzare i consumi verso i negozi di quartiere o comunque le attività definite di prossimità, escludendo le transazioni online dal cumulo per il bonus.

Il cashback non è la lotteria degli scontrini

Ben diversa e con tutt’altra procedura la lotteria degli scontrini. Come abbiamo detto anche questa rientra nel più ampio piano di cashless ma non riguarda direttamente il cashback.

Da gennaio partirà la lotteria degli scontrini, ovvero una vera e propria lotteria con ricchi premi, meglio della ormai snobbata lotteria nazionale del 6 gennaio.

Le regole sono diverse ma non complicate e di facile applicazione. Vediamo come fare

Prima cosa ci si dovrà registrare sul portale lotteria, gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei monopoli. Qui dal 1 dicembre è possibile scaricare il proprio codice lotteria.

L’accesso al portale deve avvenire con Spid di livello 2 o con le credenziali Fisconline/Entratel. Una volta ottenuto il codice si potranno effettuare gli acquisti seguendo una procedura.

Possono partecipare alla lotteria tutte le persone fisiche, maggiorenni e residenti in Italia, che acquistano beni o servizi da esercenti che trasmettono telematicamente i corrispettivi.

Esclusi invece come per il bonus cahback, acquisti online e transazioni riferite ad acquisti per beni destinati alla propria attività imprenditoriale.

Cashback 2021 cosa succede se finiscono i fondi

Ora che abbiamo chiarito metodi e regole del cashback, cerchiamo di capire cosa sta succedendo in queste ore. Si parla di blocco del rimborso o di taglio qualora i fondi inizialmente stanziati vadano ad esaurirsi.

Voci sempre più insistenti e pressanti che hanno costretto Antonio Misiani, Viceministro dell’Economia, ad intervenire per rassicurare tutti sulla presenza dei soldi per coprire tutti i rimborsi, ma non solo.

Il viceministro ha anche detto:

“Credo che l’adesione sia stata superiore alle aspettative, tanto è vero che potrebbe esserci il rischio che i fondi stanziati non siano sufficienti. Vorrei rassicurare tutti coloro che hanno utilizzato il cashback, se ci sarà necessità rifinanzieremo per garantire quanto è stato promesso.”

I fondi inizialmente stanziati ammontano a 227,9 milioni di euro per l’extra cashback di Natale 1,35 miliardi di euro per i tre successivi periodi semestrali

Viene sottolineato nuovamente da Misiani quanto affermato già da Palazzo Chigi. L’obiettivo è incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici e digitali come alternativa al contante, contribuendo così anche ad assestare un colpo alla piaga dell’evasione.

Sembra quindi che i fondi siano davvero giunti al termine, visto l’alto numero di adesioni, ma questo non comporterà tagli al rimborso del cashback, ne tanto meno una sua cancellazione. Ci saranno ulteriori introiti previsti dal Governo.

Con PostePay aumenta il rimborso

Oltre l’offerta del piano Cashback Italia, quando fate un pagamento con carta postepay, è possibile ricevere 1 euro ogni pagamento fatto di almeno 10 euro. Per un massimo di 10 euro ogni giorno. L’iniziativa è valida fino al 28 febbraio 2021.

La promozione si attiva con tutti i pagamenti fatti con il Codice Postepay. Si può pagare in tutti gli Uffici Postali e nei negozi che accettano pagamenti con Codice Postepay.

Sarà sufficiente inquadrare il Codice QR presente negli Uffici Postali e nei negozi che accettano pagamenti con Codice Postepay. Potrete cercare nelle mappe in App Postepay le attività commerciali che accettano pagamenti con Codice Postepay.

I partner certi sono Esselunga, stazioni ENI e stazioni IP. Sarà possibile quindi usufruire della promozione anche per fare benzina.

La procedura per scaricare il codice:

scaricare o aggiorna l’App Postepay;
inquadrare il Codice QR da App Postepay o direttamente dalla fotocamera dello smartphone e, se richiesto, inserire l’importo da pagare;
autorizzare il pagamento direttamente in App Postepay.
Si riceverà così 1 euro di cashback per ogni pagamento di almeno 10 euro nei negozi convenzionati.

I numeri del cashback di Natale

Vediamo come è andato il cashback di Natale, partito l’8 dicembre e che godeva di condizione di favore rispetto alle regole oggi in vigore.

Ricordiamo infatti che per il solo mese di Dicembre erano sufficienti 10 transazioni ed il rimborso avviene a Febbraio, non dopo 6 mesi.

Il bilancio delle adesioni al cashback di Natale prevede oltre 222 milioni di rimborsi per 3,2 milioni di persone, per un importo medio di circa 69 euro a testa.

Possiamo quindi affermare che i rimborsi di Natale arriveranno tranquillamente sui conti correnti dei cittadini, poiché la cifra da erogare e inferiore ai fondi stanziati.

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