domenica 24 Marzo 2024
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Caffè, ritarda di 40 minuti il momento di addormentarsi

La caffeina potrebbe prevenire il jet lag e aiutare a curare i disturbi del sonno

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Dalla Corte
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Il caffè è in grado di alterare l’orologio biologico non solo delle persone, ma anche delle loro cellule. È quanto emerge dal doppio esperimento condotto dai ricercatori della University of Colorado Boulder di Boulder (Usa) e del Mrc Laboratory of Molecular Biology di Cambridge (Regno Unito), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Translation Medicine.

In particolare, gli scienziati hanno scoperto che la caffeina è in grado di rallentare il ritmo circadiano di circa 40 minuti. Ciò significa che assumerla nel modo corretto, potrebbe aiutare alcuni individui a curare i disturbi del sonno, oppure potrebbe servire a combattere il jet lag.

Durante il primo studio, gli autori hanno somministrato la caffeina a un gruppo di cellule umane coltivate in vitro. Al termine, hanno scoperto che la sostanza era stata in grado di alterarne l’orologio biologico.

Successivamente, gli esperti hanno chiesto a cinque volontari di dormire presso un laboratorio della University of Colorado Boulder per un periodo di 50 giorni.

I partecipanti erano incaricati di bere un caffè la sera, oppure, una volta che erano andati a letto, venivano esposti a una luce intensa.

Nel corso della sperimentazione, gli studiosi hanno scoperto che bere il caffè la sera ritarda l’orologio circadiano di 40 minuti. Si tratta di circa la metà dell’effetto provocato da tre ore di luce intensa mentre si tenta di dormire.

La scoperta, spiegano, potrebbe aiutare a trattare alcuni disturbi del sonno.

Bere caffè, per esempio, potrebbe aiutare chi si alza troppo presto al mattino ad andare a dormire più tardi, in modo da assumere abitudini più conformi a quelle della maggior parte delle persone.

Oppure potrebbe servire a regolare l’orologio biologico di chi effettua lunghi viaggi internazionali, permettendo di prevenire il jet lag.

“Non è un buona idea prendere un caffè la notte per restare svegli quando si è stanchi, perché rende più difficile addormentarsi e quindi dormire a sufficienza – spiega John O’Neill, che ha partecipato alla ricerca -. Potrebbe essere utile, invece, assumere caffeina durante un volo da est verso ovest, in modo da combattere il jet lag”.

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