giovedì 11 Aprile 2024
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Caffè Kimbo: fatturato record di 181 milioni e export in forte crescita per il caffè di Napoli

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NAPOLI – Contribuiamo a dar spazio a un articolo di Paola Cacace uscito su L’Economia del Corriere del Mezzogiorno, propaggine editoriale per il Sud del Corriere della Sera. Protagonista del pezzo pubblicato, l’azienda napoletana d’eccellenza del caffè, la più importante: stiamo parlando di Caffè Kimbo. Azienda rappresentata dai volti di tre donne sorridenti e di successo: le cugine Paola e Alessandra Rubino, rispettivamente presidente e amministratore delegato della società, assieme all’attrice Serena Autieri.

Caffè Kimbo. Internazionalizzazione e tradizione

Elementi che si incontrano davanti al bancone di un bar magari per un caffè sospeso per un cuore partenopeo. Quello della Kimbo, entrata nel programma Elite di Borsa Italiana. «Kimbo è un’azienda dal cuore tutto partenopeo. Un’azienda napoletana da oltre 55 anni. Nata dall’intuizione dei tre fratelli, Elio, Francesco e Gerardo Rubino, di trasformare il bar-pasticceria di famiglia prima in una torrefazione e poi in quello che siamo ora». Così racconta Alessandra Rubino, amministratore delegato della Kimbo.

Il secondo player italiano nel canale retail fin dal 1994

Adesso conta 200 dipendenti e 181 milioni di euro di fatturato e 2 siti tecnologicamente avanzati, ossia lo stabilimento di Melito di Napoli e l’hub logistico di Nola.

«Oggi alla seconda e terza generazione – continua la Rubino – l’azienda è ancora a carattere familiare. Consapevole della cultura del caffè partenopeo. Consapevoli di come, in un mercato così frizzantino, il guardare al futuro grazie all’internazionalizzazione e l’innovazione sia fondamentale. Però sempre attingendo da cultura e tradizione. Infatti a Napoli il caffè è passione, è un valore».

Un legame con la città celebrato anche tramite un evento a metà tra il life style e la beneficenza

Infatti il 19 ottobre scorso lo storico «Gran Caffè la Caffettiera», ormai da qualche anno diventato «l’Ambasciata del caffè Kimbo» ha aperto le porte alla città di Napoli svelando un restyling a metà tra tradizione e innovazione. E per l’occasione la famiglia Rubino ha anche offerto un caffè sospeso a tutti gli ospiti. Ben rappresentata dalle cugine Alessandra e Paola, quest’ultima presidente di Kimbo. Assieme alla testimonial del marchio Serena Autieri

Inoltre per ogni caffè o cocktail al caffè bevuto nella giornata Kimbo ha devoluto 1 euro a favore di Sos Sostenitori Ospedale Santobono Onlus. Ribadendo così l’impegno dell’azienda nel portare avanti progetti sociali per il territorio.

«Le nostre radici sono nella nostra città»

Così dice Alessandra Rubino – Anzi riteniamo di avere un sospeso, se così vogliamo chiamarlo, nei confronti del popolo partenopeo che ci ha dato i natali e che ci hanno aiutato a far diventare il nostro brand importante, famoso e pieno di contenuto. Ecco è come se noi rimanendo vicini al territorio, sia dal punto di vista produttivo che da quello sociale in eventi come quello che si è tenuto alla Caffettiera, volessimo ripagare la città mostrando la nostra gratitudine. Anche con piccoli gesti, come il caffè sospeso».

Per quanto riguarda il restyling

Nato dalla collaborazione tra Kimbo e Caffettiera la prima novità è costituita dalla presenza di 4 scenografici silos di caffè, dedicati alle miscele in grani Kimbo: Limited edition, Top selection 100% Arabica, Bio Organic Fairtrade e Deca. Blend pensati per rispondere alle esigenze e gusti della clientela.

E oltre alle macchine bar professionali e tante altri prodotti altra novità, forse la più in linea con «la tradizionalità» del salotto del caffè napoletano è la postazione dedicata al rito della cuccuma. Molto gradito dai clienti Kimbo negli altri Paesi, specie in Giappone, e alla presenza della innovativa.

Cuccuma Destrutturata

Una rivisitazione della tradizionale caffettiera napoletana in chiave moderna che garantisce un caffè freddo ideale per la preparazione di cocktail al caffè. Un mix tra innovazione e tradizione che funziona a quanto pare molto all’estero.

Caffè Kimbo sempre di più anche sull’export

Oggi è in forte crescita con un’incidenza del 21% sul fatturato e una presenza in oltre 80 Paesi nel mondo. Basti pensare che solo in Francia Kimbo è il caffè di oltre 10mila bar. Realtà in cui però l’azienda esporta in ogni caso un’idea di caffè tutta napoletana. «Questo perchè abbiamo un concetto, un valore – conclude la Rubino – una passione da comunicare: la nostra storia. La storia Kimbo».

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