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Gambrinus: la cieca offesa racconta il divieto d’ingresso al cane in un’intervista

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NAPOLI – Ancora polemiche dopo l’esecrabile episodio del Gran Caffè Gambrinus, dove è stato impedito a un cane guida con la sua padrona non vedente l’accesso all’interno della sala The.

Un atto gravissimo, già sanzionato dalle autorità competenti con una multa di 833 euro a carico del locale.

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Come riferisce Vesuvio Live, il portavoce del Caffè ha subito provveduto a muovere le dovute scuse alla donna e a tutta le persone cieche se si sono sentite offese per quel gesto.

Così che per sancire la pace oggi il Caffè ha deciso di organizzare un incontro con una delegazione degli studenti del Colosimo, l’istituto per ciechi di Napoli, insieme anche ai cani guida per chi ne ha bisogno. E ha rinnovato, in tale occasione, la piena disponibilità ad accogliere i cani guida dei non vedenti scusandosi pubblicamente per l’accaduto.

Ecco i fatti

Intanto la parte offesa di tutta questa vicenda, la donna cieca lasciata fuori con il suo cane, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica.it, in cui ha spiegato come si è svolta la vicenda quel sabato sera in cui tutto ebbe inizio.

La donna, originaria della Toscana, ha raccontato di essere stata fermata sull’uscio del bar perchè aveva il cane: “Ma non è stata una svista, il mio cane guida porta tutti i finimenti di riconoscimento della scuola nazionale cani guida di Scandicci. Ha la pettorina con logo della Regione Toscana e indicazione e manico che connotano un cane guida”.

“Legge o non legge, faccio entrare chi voglio”

Ma nonostante la donna fosse intenta a spiegare la sua situazione fisica, certificata da un cartellino, il proprietario del Caffè è stato abbastanza duro: “Mi ha detto che ero a casa sua e che lui, legge o non legge, faceva entrare chi voleva. Questa per me è un’offesa”.

Non contento il titolare ha chiamato i carabinieri per cacciare la donna dal bar, ma non solo le forze dell’ordine hanno da subito chiesto scusa alla donna, ma con l’arrivo della polizia municipale, il Caffè Gambrinus si è beccato una salata multa.

A Napoli giorni splendidi

Sia ben chiaro, questo episodio non ha condizionato né cambiato l’idea che la donna ha della nostra città: “Amo Napoli, è una città fantastica. Sono venuta a Napoli con mio marito per fare una visita a due cari amici. Abbiamo trascorso giorni splendidi in una città splendida“.

“Una buffonata”

Invece sull’evento di oggi, quello dell’incontro tra ciechi e i titolari del Caffè, ha espresso chiaramente la sua: “Questa è una buffonata, passatemi il termine. Io non sono una categoria, non rappresento i ciechi. Io sono una persona. Hanno offeso i non vedenti, ma sono stata offesa prima di tutto io. Dovrebbero fare delle scuse annunciando pubblicamente di rinunciare al ricorso alla sanzione amministrativa perché hanno sbagliato e quindi la multa è giusto pagarla. Questo sarebbe un gesto concreto e soprattutto sarebbe una presa di coscienza dell’errore commesso, non si può sempre cercare di avere ragione”.

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