lunedì 25 Marzo 2024
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BORSE – Ice in calo dopo la pubblicazione della stima Conab

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MILANO – Prezzi in discesa per i futures del caffè arabica, che hanno toccato ieri (18 settembre) i loro livelli minimi da quasi 6 settimane a questa parte. Il contratto per scadenza dicembre ha chiuso in rosso di 365 punti terminando la giornata a 181,20 cents. Su questa evoluzione negativa ha inciso anche l’andamento del real, la moneta brasiliana, che ha toccato i suoi minimi da febbraio. Inoltre, i mercati delle commodity hanno registrato un generale declino (indice Crb in calo di 517 punti) contribuendo anch’essi al clima negativo.
Ma gli spunti più importanti sono stati offerti dalle stime e dalle previsioni di Conab, relative a questo raccolto brasiliano e al prossimo. La parziale correzione al rialzo delle cifre sulla produzione di quest’anno e l’anticipazione di una (possibile) ripresa per l’annata entrante hanno rassicurato i mercati. Gli imbarchi brasiliano procedono intanto a pieno ritmo, alimentati anche dalle consistenti scorte di riporto.
Come riferito nel numero di ieri, i più recenti documenti divulgati da Conab hanno suscitato una levata di scudi da parte del Consiglio nazionale del caffè, che ha smentito con forza le previsioni dell’agenzia ministeriale brasiliana definendole “assurde, incoerenti e incoscienti”.
Al di là del consueto gioco delle parti va detto che ogni valutazione sul prossimo raccolto (2015/16) appare al momento prematura, anche perché gli sviluppi meteo, all’approssimarsi della fioritura primaverile, risultano ancora incerti. Le più recenti previsioni indicano probabilità di pioggia per oggi e per il week-end, con livelli delle precipitazioni compresi tra i 5 e i 15 mm. L’arrivo di un nuovo fronte freddo è previsto per la metà della terza decade
Il Brasile fa notizia intanto anche sul fronte dei consumi. L’autorevole analista specializzato Euromonitor International sostiene infatti che la domanda interna crescerà, quest’anno, del 5% bissando l’eccellente risultato del 2013 (+4%). Per la cronaca va, comunque, ricordato che i dati dell’Associazione brasiliana dell’industria del caffè (Abic) hanno registrato invece, l’anno scorso, una caduta dei consumi interni superiore all’1%, la prima dopo dieci anni di crescita ininterrotta.

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