venerdì 12 Aprile 2024
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Bergamo: per il gelato, seconda a livello nazionale, dopo l’Emilia Romagna

Per capire perché questo prodotto merita di essere tutelato, le parole del presidente del Gruppo Gelatieri Bergamaschi presso Ascom, Massimo Bosio

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BERGAMO – Il gelato è sicuramente uno dei cibi per cui la cucina italiana è famosa nel mondo. Ma in tutto lo stivale, un luogo nello specifico, sembra aver imparato l’arte meglio degli altri: Bergamo.

Per onorare e promuovere il gelato artigianale, il Parlamento Europeo ha istituito ufficialmente la Giornata Europea del Gelato Artigianale, che dal 2013 si festeggia ogni anno il 24 marzo.

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Tra le motivazioni che hanno portato l’istituzione europea a promuovere questa iniziativa, una in particolare sottolinea come «tra i prodotto lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta l’eccellenza in termini di qualità e sicurezza che valorizza i prodotti agro-alimentari di ogni singolo stato membro».

Bergamo ha il gelato top

Per capire meglio di cosa si tratta e perché questo prodotto merita di essere tutelato, le parole del presidente del Gruppo Gelatieri Bergamaschi presso Ascom, Massimo Bosio.

Lui ha spiegato come dietro a questo alimento così popolare, si muove un segmento di cultura e di economia non indifferente. «Il mondo del gelato – spiega – è variegato e ha una storia importante a Bergamo.

Sia dal punto di vista degli artigiani del gelato sia come comparto produttivo di tutto ciò gravita attorno: macchinari, prodotti, elementi refrigeranti e arredi speciali.

Di fatto rappresentiamo la seconda filiera e, a livello nazionale come produttività.»

Secondi dopo l’Emilia-Romagna

«Nella nostra provincia si contano circa 200 gelaterie su tutto il territorio. Considerando poi, anche quelle che svolgono prevalentemente servizio d’asporto, le gelaterie con servizio al tavolo, e pasticcerie ampliate con con gelaterie».

Tutto l’anno. Un importante incremento dettato dal fatto che questo alimento, che nasce stagionale, ha trasformato la sua immagine. Fino a diventare disponibile e consumato durante tutto l’arco dell’anno.

Oltre il prodotto stagionale

«Tradizionalmente la primavera rappresentava il periodo dell’anno in cui ripartivano questo tipo di esercizi, dopo la lunga pausa invernale. – aggiunge Bosio.

– Lo sforzo che tutto il comparto ha fatto nel caos degli anni, e continua a fare, è valorizzare il gelato non solo come momento ludico o di gratificazione ma anche come alimento in sé.

Essendo in termini nutrizionali, un cibo equilibrato valido sia per i bambini sia per le persone anziane. Oltre, ma questo già si sa ad essere veramente appetitoso».

Il Nord Europa

Qui, paradossalmente, il consumo è molto più elevato rispetto all’Italia e dove è inserito quasi quotidianamente nel menù.

Migliora la qualità. «Inoltre – sottolinea con entusiasmo Bosio – il gelato non è esente dalla competizione di mercato, e come in tutti gli altri settori continua a progredire in termini qualitativi.

Oggi, il gelatiere artigianale è molto attento a questo aspetto di competizione che non si trasforma in una gara alla riduzione dei costi.

Al contrario, diventa una scrupolosa e attenta ricerca dell’ingrediente migliore

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