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C’è la prova: il caffè riduce rischio diabete 2, obesità, tumore e dona vitalità

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MILANO – Un espresso veloce al bar. Una tazzina gustata in compagnia o sorseggiata da soli al risveglio. Il caffè è una delle bevande più bevute al mondo. Trasforma ogni pausa in un piccolo momento di piacere, capace di donare vitalità e combattere stanchezza. malumore e…diabete.

Diabete e altre malattie combattute dal caffè

La bevanda è da sempre consumata per il suo gusto inconfondibile. Ma se il caffè fosse in più salutare? Difatti ha anche effetti positivi sulla salute e sul benessere dell’organismo.

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A confermarlo è una recente review pubblicata il 30 agosto 2017 su Food Science and Nutrition; a cura di B. B. Gokcen[1] ricercatore della Gazy University di Ankara, in Turchia. Ha studiato l’associazione tra consumo di caffè e minore rischio di sviluppare alcune malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Diversi studi sono stati presi in esame dalla review. Questi hanno dato conferma. Infatti, i composti bioattivi contenuti nella bevanda hanno un effetto protettivo. Così è diminuito il rischio di diabete di tipo 2,; ma anche di obesità e di alcune tipologie di tumore.

Il caffè contiene numerosi composti bioattivi

La caffeina, gli acidi clorogenici e gli alcoli diterpenoidi. Proprio questi sono stati associati a numerosi potenziali benefici per la salute.

Ad esempio, la caffeina riduce il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative (morbo di Parkinson e Alzheimer). Gli acidi clorogenici (CGA) e gli alcoli diterpene svolgono un ruolo benefico per la salute; quali antiossidanti e chemiopreventivi.

Altri effetti positivi del caffè

Nelle situazioni di maggiore sforzo mentale, risulta molto utile. Almeno in quelle che richiedono particolare attenzione e concentrazione.

E vitalità. Proprio quella di cui c’è bisogno per tornare con slancio al lavoro; riprendere i ritmi frenetici della routine quotidiana dopo le ferie estive.

Non solo contro il diabete, ma anche contro lo stress da rientro

Un’assunzione moderata favorisce la concentrazione e aiuta a mantenere alto il livello di attenzione. Ma non solo.

  • Diverse ricerche hanno suggerito che la dopamina può mediare alcuni degli effetti della caffeina sul comportamento. Dopo aver bevuto una tazza di caffè, la caffeina viene assorbita nel flusso sanguigno. Entra in circolo e arriva fino al cervello. Qui, l’adenosina agisce da sedativo sul sistema nervoso centrale e induce sensazioni di stanchezza. Viene però antagonizzata dalla caffeina. Grazie alla sua struttura molecolare simile, si può legare ai ricettori dell’adenosina; agisce come un “impostore”, bloccando l’azione della stessa, contrastando la stanchezza e favorendo l’attenzione.
  • Dalla ricerca risulta inoltre che il caffè favorirebbe un comportamento cooperativo. Evidenzia il suo ruolo di alleato nella condivisione all’interno della socialità.
  •  In ultimo, valutando le risposte emotive dopo l’assunzione di caffè. Sarebbe emerso che chi lo beve ricerca diverse esperienze emotive dalla bevanda. Sensazioni di energia, positività, benessere emotivo e una sensazione di concentrazione mentale.

Attenzione e caffè: causa ed effetto

Già nel 2011 l’EFSA (European Food Safety Authority) aveva indicato un rapporto di causa-effetto tra una dose di 75 mg di caffeina (circa una tazzina di caffè) e l’aumento di attenzione[5], confermando il ruolo positivo del caffè sull’attenzione e sulla concentrazione.

Il caffè, bevuto con moderazione, rappresenta un valido aiuto per il nostro benessere: un piacere per il palato, una fonte del buon umore per il suo aroma inconfondibile e in generale un alleato per la salute dell’organismo.

La bibliografia scientifica

[1] B.B. Gokcen et al, 2017. Coffee Consumption and Disease Correlations, Critical Reviews in Food Science and Nutrition, published online

[2] Biaggioni I. et al. (1991) Caffeine and theophylline as adenosine receptor antagonists in humans, J Pharmacol & Exper Therap, 258(2):588-593.

[3] Tse W.S. et al. (2009) Caffeinated coffee enhances co-operative behavior in the Mixed Motive Game in healthy volunteers. Nutr Neurosci, 12:21-7.

[4] Bhumiratana N. et al. (2014) The development of an emotion lexicon for the coffee drinking experience, Fd Res Int, 61:83-92.

[5] EFSA Panel on Dietetic Products, Nutrition and Allergies (NDA) (2011) Scientific Opinion on the substantiation of health claims related to caffeine and increased fat oxidation leading to a reduction in body fat mass (ID 735, 1484), increased energy expenditure leading to a reduction in body weight (ID 1487), increased alertness (ID 736, 1101, 1187, 1485, 1491, 2063, 2103) and increased attention (ID 736, 1485, 1491, 2375) pursuant to Article 13(1) of Regulation (EC) No 1924/20061. EFSA Journal, 9(4):2054.

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