mercoledì 10 Aprile 2024
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Due baristi a Cremona si aiutano: uno condivide il plateatico con l’altro

“Credo che sia un bellissimo esempio di solidarietà tra commercianti” commenta Antonio Pisacane, segretario generale di Asvicom. “Un bar che non poteva per questioni burocratiche non avrebbe potuto usufruire del plateatico, in questa situazione di emergenza, si è visto tendere la mano”

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MILANO – In questa Fase 2 uno degli elementi segreti per ripartire è lo stesso che ha fatto andare avanti durante lo stesso lockdown: la solidarietà. Così è il caso di due baristi che, mettendo da parte eventuali concorrenze, hanno deciso di unire le forze dandosi una mano l’un l’altro. A Cremona, un titolare ha voluto condividere lo spazio fuori dal suo locale con un altro. Leggiamo la notizia da cremonaoggi.it.

Baristi uniti nella ripresa

CREMONA – Lei non aveva modo di mettere giù un plateatico, perché la posizione del suo bar non lo consentiva. Eppure, nella necessità del distanziamento sociale, quei 3 o 4 tavoli all’aperto sarebbero stati come una boccata d’ossigeno. Ma in suo soccorso è arrivato il titolare del bar vicino, che ha deciso di prestarle i suoi durante le ore diurne, quando lui è chiuso, in modo da permetterle di organizzare meglio il proprio lavoro. Un bellissimo esempio di solidarietà tra baristi quello che si è verificato in questi giorni.

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A trovarsi in difficoltà è stata Barbara D’Auria, titolare del Piccolo Caffè in via Monteverdi

“Purtroppo ho le strisce pedonali proprio davanti al bar e questo mi impediva di mettere un plateatico” racconta la titolare. “Non ci ho dormito la notte, perché non sapevo come fare. Poi mi è venuto in mente che il bar di fronte a me, in piazza della Pace, l’Hobos, apre solo nel tardo pomeriggio, e nel resto della giornata i tavolini non vengono utilizzati.

Così ho provato a chiedere al titolare, Emanuele Capelli, se potevo usarli nell’orario in cui erano chiusi. E loro non hanno esitato un solo istante, mi hanno detto di usare quello che volevo”. Una risposta che ha stupito ed emozionato Barbara: “Li conosco e vengono anche a fare colazione da me, ma non mi aspettavo una tale spontanea generosità. Gli sono molto grata”.

L’idea dei due baristi è stata quindi sottoposta all’ufficio plateatico del Comune, che ha dato il via libera

“A me bastano 4 tavolini, in modo da poter sfruttare anche l’esterno, anche perché la gente ha ancora paura a sedersi dentro” ha spiegato Barbara, che già dalla settimana prossima sfrutterà la nuova soluzione.

“Credo che sia un bellissimo esempio di solidarietà tra commercianti” commenta Antonio Pisacane, segretario generale di Asvicom. “Un bar che non poteva per questioni burocratiche non avrebbe potuto usufruire del plateatico, in questa situazione di emergenza, si è visto tendere la mano”.

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