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Autogrill accelera sui ricavi negli Usa, l’Italia è ferma al palo

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MILANO – Il 2016 è l’anno della ripresa per Autogrill? Se a fine giugno il colosso della ristorazione della famiglia Benetton torna in utile,ancora prima dell’estate, che per il gruppo rappresenta il picco degli affari, vuol dire che lo «scenario di tempesta» (copyright di qualche anno fa della stessa Autogrill) é alle spalle. E che si tocca con mano una ripresa.

Ma è ancora una ripresa a macchia di leopardo. Bene gli aeroporti, deboli le autostrade. Robusti gli Stati Uniti, Italia ancora al palo. È proprio dal Belpaese però che arrivano i segnali di un’inversione, o quantomeno di un ottimismo assente da tempo. Dopo anni di crisi nera, con lo spettro dell’addio all’Italia, pù volte ventilato per colpa anche delle concessioni autostradali troppo care e non redditizie, Autogrill è tornata a investire nel paese e sull’Autostrada del Sole, l’arteria principale.

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Segnale che in una ripresa l’aziende ci crede: l’apertura del concept «Bistrot» nello storico Autogrill a ponte di Piacenza. E, poco più a sud, la rivoluzionaria alleanza con Oscar Farinetti: l’inaugurazione di un Eataly-Autogrill allo svincolo con l’Autobrennero, altro snodo cruciale della rete autostradale.

La cura di Gianmario Tondato, che ormai conosce la macchina alla perfezione dopo oltre 10 anni alla guida, ha portato a moltiplicare la redditività nonostante l’anno scorso i Benetton abbiano deciso di vendere la gamba, molto redditizia, dei Duty Free.

Autogrill è tornata in utile nel primo semestre: il risultato netto è stato positivo per 16,8 milioni di euro, grazie anche alla cessione delle attività nelle stazioni francesi che ha generato una plusvalenza di 14,9 milioni, mentre nello stesso periodo del 2015 la società aveva registrato una perdita di 15,6 milioni.

Anche senza l’incasso straordinario, però, il bilancio ha mostrato segni di miglioramento: il margine operativo consolidato è stato pari a 155 milioni, in crescita del 25,8% rispetto allo scorso anno. Pur depurando il dato dall’«Effetto Francia», il Mol sale comunque del 13% a 140,2 milioni con un incidenza sui ricavi che passa dal 6,3 al 6,8%.

Fatturato in aumento del 4,6 per cento

Sul fronte del fatturato, Autogrill mostra un progresso del 4,6% (+5,4% a cambi costanti) a 2,06 miliardi di euro. Il dato è la media tra la brillantezza degli Stati Uniti (+5%) e la perdurante debolezza dell’Italia, dove i ricavi sono scesi. La società ha precisato che «nelle prime 28 settimane dell’anno le vendite hanno registrato una crescita del 3,8% (+4,6% a cambi costanti) rispetto al periodo di confronto 2015».

Quanto alle prospettive per l’intero anno «l’andamento dei primi sei mesi dell’esercizio e delle prime settimane di luglio permette di confermare la guidance del gruppo per il 2016, comunicata nel maggio scorso, unicamente aggiornata per riflettere gli effetti dalla cessione delle attività nelle stazioni ferroviarie francesi, perfezionata a giugno».

Non è ancora possibile, invece, determinare gli impatti sul 2016 derivanti dal consolidamento delle attività di Cms, tenuto conto che al momento il perfezionamento dell’acquisizione è ancora in corso.

La posizione finanziaria netta a fine giugno risultava negativa per 639,7 milioni, in leggero calo dai 644,4 milioni di fine dicembre. Il titolo ha guadagnato l’1,3% in Borsa.

Simone Filippetti

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