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Approvati i nuovi prezzi minimi per arabica e robusta. Dlima Rousseff ha deciso

È stata una decisione sofferta arrivata al termine di un lungo braccio di ferro tra i ministeri dell’agricoltura e delle finanze

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MILANO –  La presidente brasiliana Dilma Rousseff ha autorizzato venerdì l’elevamento dei prezzo minimo del caffè portandolo a 307 reais per gli arabica e 180 per i robusta. Lo ha annunciato l’Agência Estado confermando delle indiscrezioni già raccolte da Reuters.

La notizia rimane ufficiosa. Poiché non è ancora giunto ancora alcun comunicato ufficiale da parte del governo di Brasilia.

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Dilma Rousseff: via libera alle modifiche dei prezzi

È stata una decisione sofferta arrivata al termine di un lungo braccio di ferro tra i ministeri dell’agricoltura e delle finanze.

Che ha richiesto la mediazione della stessa presidenza della repubblica. Tanto da far saltare la conferenza stampa del ministro dell’agricoltura originariamente fissata per giovedì pomeriggio.

Motivo del contendere

L’entità della rivalutazione del prezzo minimo, fermo dal 2009 a 261,69 reais/sacco per gli arabica e 156,57 reais per il conillon.

Il ministero dell’agricoltura, dell’allevamento e dell’approvvigionamento alimentare (Mapa) difendeva le rivendicazioni dei produttori.

Questi chiedevano un elevamento rispettivamente a 340 e 180 reais; forte anche di dati recenti di forniti da Conab. Secondo i quali il costo di produzione di un sacco di arabica sarebbe attualmente di 336 reais.

Il minfinanze insisteva invece per una rivalutazione più contenuta

Temendo ricadute inflazionistiche: una tesi sposata anche dall’ufficio tecnico della Casa Civil. (l’Ufficio della presidenza della repubblica).

L’impasse emergeva ancora più evidente dopo il fallimento della riunione di lunedì tra la senatrice socialdemocratica Kátia Abreu, che riveste anche la carica di presidente della Confederazione nazionale dell’agricoltura (Cna), e i tecnici del Ministero delle finanze.

La situazione si è finalmente sbloccata venerdì

Dopo un vertice a tre fra la presidente Dlima Rousseff, il ministro dell’agricoltura Antônio Andrade;  il capo dell’ufficio di gabinetto della presidenza della repubblica (nonché ministro) Gleisi Hoffmann.

Gli aumenti decisi, come già detto, sono inferiori a quelli che erano stati richiesti dai produttori. Che invece avevano dichiarato di non essere disposti a scendere in ogni caso al di sotto della soglia dei 336,13 reais/sacco.

Opinioni critiche per il modo in cui si sono gestite le trattative sono state espresse dall’intero settore del caffè

Nella sua celebre newsletter settimanale, l’analista Eduardo Carvalhaes ha stigmatizzato la mancanza di trasparenza e di coordinamento nei processi decisionali del governo.

Il prezzo minimo non costituisce in alcun modo un vincolo di mercato, Bensì rappresenta il prezzo benchmark al quale fare riferimento nell’applicazione degli strumenti governativi di difesa e sostegno dei prezzi.

Tra cui il Pepro (Premio equalizzatore pagato al produttore); ossia il sistema di aste periodiche che integra, a precise condizioni, il prezzo minimo pagato ai produttori.

Export in ripresa

Export brasiliano in forte ripresa durante il mese di aprile. Secondo i dati diffusi dal Segretariato al commercio estero (Secex), gli imbarchi sono stati il mese trascorso di 2,458 milioni di sacchi. In crescita del 40% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso;

del 7% rispetto al precedente mese di marzo. Per effetto del forte calo dei prezzi, il valore dell’export è stato di 432,8 milioni di dollari, addirittura in calo (-0,7%) rispetto ad aprile 2012.

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