mercoledì 17 Aprile 2024
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L’alternativa alla plastica sono le api: a Castelfranco, Apepack, la pellicola per cibi

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CASTELFRANCO (Treviso) – La dipendenza da plastica che hanno molte aziende in fase di produzione e di trasporto, sembra superata grazie alla mano operosa di alcune api. Ancora una volta è proprio la natura che viene incontro all’uomo per trovare soluzioni sostenibili. La buona novella “green” arriva da Castelfranco, il luogo dove avviene la miracolosa creazione di un prodotto per conservare gli alimenti, molto lontana da tutti quei problemi che pone la plastica.

L’articolo con tutti i dettagli di questo nuovo prodigio naturale che vede lavorare assieme api e uomini, lo riportiamo dalla rivisa tribunatreviso.geolocal.it.

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Una “seconda pelle” completamente naturale

In quanto composta da fibra in cotone e cera d’api, e riutilizzabile mille volte. Si chiama Apepak ed è una idea innovativa che sta crescendo a Castelfranco. Grazie alla cooperativa sociale Sonda che nel suo laboratorio di San Vito di Altivole sta perfezionando questo prodotto. Con l’aiutio dei consigli dei volontari che stanno sperimentando a casa questa modalità di conservazione dei cibi.

«Ci sono già alcuni prodotti similari – spiega la vicepresidente della coop, Francesca Amato. – ma stiamo cercando di avere un prodotto quanto più ecologico possibile. L’idea ci è arrivata da un nostro amico negli Usa che ha registrato il marchio Apepak. Per noi però ha anche un’altra valenza: quella che questa produzione si trasformi in posti di lavoro per persone svantaggiate».

L’Apepak si presenta come un canovaccio in cotone

Impregnato con olio di jojoba e appunto cera d’api. In questo modo diventa modellabile e permette di coprire interamente sia gli alimenti che i loro eventuali contenitori. «È ideale per frutta e formaggio – continua Francesca Amato.

– e in modo particolare per il pane perché permette che il contenuto respiri, pur conservandolo a lungo. Raccomandiamo invece di non usarlo direttamente a contatto con la carne che può rilasciare il sangue».

Il test avviene nella vita quotidiana

Molte persone (il gruppo chiuso in Facebook ne raccoglie una cinquantina) si sono prestate a fare da… cavie: a ognuna è stato inviato un campione di Apepak in cambio di osservazioni per migliorarlo. Quindi la palla passa a due operatrici della coop e a due lavoratori che provano le modifiche.

Il vantaggio è quello di non usare la plastica, di avere un prodotto riutilizzabile e che alla fine del suo ciclo di vita non inquina. All’estero qualcosa di simile ha avuto un grande successo esclusivamente con il commercio on line.

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