mercoledì 10 Aprile 2024
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ANNIVERSARI – Napoli, concerto in piazza Plebiscito per i 50 anni della Nutella: ci sarà Mika

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Torna la musica al Plebiscito (FOTO). O almeno dovrebbe tornare, perché manca ancora l’ultimo via libera, quello (decisivo) del sovrintendente per i beni architettonici e paesaggistici Giorgio Cozzolino

L’appuntamento è per il 18 maggio, quando la piazza potrebbe ospitare la festa dei 50 anni della Nutella. Se la Ferrero sbarcherà a Napoli, la manifestazione si concluderà con un maxi-concerto che vedrà protagonisti artisti nazionali e internazionali. In primis Mika, il giovane cantautore britannico divenuto in pochi anni popolarissimo tra le nuove generazioni ma non solo.

Sarà uno show diverso da quelli del passato, che sono stati terreno di scontro tra Comune e Sovrintendenza (basti pensare alle polemiche che un anno fa accompagnarono l’esibizione di Bruce Springsteen). Innanzitutto perché il concerto, sponsorizzato dalla Nutella, sarà totalmente gratuito per i napoletani.

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E poi perché, fanno sapere da Palazzo San Giacomo, la Ferrero pagherà la Cosap, ovvero il canone per l’occupazione di suolo pubblico che invece era stato abbuonato agli organizzatori dello spettacolo del Boss. Nelle intenzioni della giunta de Magistris, comunque, il concerto dovrebbe essere solo un momento della giornata di festa. Gli uffici dell’ente stanno infatti lavorando senza sosta per fare in modo che la mattina del 18 maggio sia dedicata alle attività ricreative per i bambini, sempre gratuite. Si tratta di un evento di rilevanza nazionale, per cui gli ospiti avranno un profilo di spicco nel panorama musicale nazionale.

Ferrero per i suoi 50 anni ha dunque scelto Napoli e piazza del Plebiscito. In un primo momento era prevista anche un’iniziativa analoga all’arena di Verona che però pare non sia più in programma. E allora il capoluogo partenopeo sarà l’unica location. A questo punto per trasformare il progetto in realtà manca solo l’ok di Cozzolino.

Che stavolta potrebbe autorizzare la manifestazione anche per un altro motivo: pare, infatti, che il Comune stia lavorando, in sinergia con gli organizzatori e in accordo con la Sovrintendenza, per far sì che la Ferrero contribuisca economicamente al restauro delle due statue equestri in piazza. In questo modo, oltre all’evento, al Plebiscito resterebbe qualcosa di tangibile e di utile per i cittadini. «Pino Daniele e Mark Knopfler non hanno potuto suonare a Napoli per i divieti imposti dalla Sovrintendenza ma a quanto sembra la Nutella ha sciolto il cuore del rigido sovrintendente Cozzolino» scherzano il conduttore della Radiazza Gianni Simioli e Francesco Borrelli degli ecorottamatori Verdi, che hanno appreso la notizia in diretta.

L’accordo tra Comune e Sovrintendenza sarebbe anche l’occasione per voltare pagina dopo un lungo braccio di ferro sul futuro del Plebiscito. Una battaglia iniziata nel maggio del 2013, quando appunto si tenne il concertone di Springsteen.

I fans del Boss pagarono il biglietto, mentre gli organizzatori dello show riuscirono a strappare gratuitamente l’uso della piazza. Cozzolino, contrario ad altri spettacoli del genere, pose il veto. Nei mesi successivi si è andati avanti a colpi di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. Risultato: il tira e molla non ha permesso di affrontare con chiarezza il nodo del degrado e dell’abbandono della piazza. Ora, a praticamente un anno di distanza, si presenta l’occasione per un nuovo corso. Da Palazzo San Giacomo arriva la mano tesa al sovrintendente. A cui spetta l’ultima parola. Sullo sfondo c’è sempre il programma per il restyling della piazza: i finanziamenti – 3,6 milioni di euro stanziati dal Cipe – ci sono e i progetti pure.
Il piano prevede, tra l’altro, il restauro della basilica di San Francesco di Paola e il recupero del colonnato, ma anche la valorizzazione delle cripte sotterranee che potranno ospitare mostre e convegni internazionali. Al tempo stesso l’idea della giunta de Magistris è di potenziare la vocazione commerciale dell’area, offrendo alcuni spazi alle botteghe artigiane. Ma molto dipenderà proprio dall’accordo tra le istituzioni.

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