giovedì 11 Aprile 2024
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Algida (Unilever), c’è l’accordo: annullati i 151 licenziamenti

Sospiri di sollievo tra i lavoratori della fabbrica di Caivano produttrice del famoso gelato cornetto. Comunicato della Unilever: “Intesa equilibrata e responsabile”

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di Pino Neri*

CAIVANO (Napoli) – L’accordo raggiunto tra azienda e sindacati alle 4 e 30 del mattino di ieri scongiura i 151 licenziamenti forzati inseriti nella procedura di mobilità avviata il 16 settembre scorso dalla Unilever.

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Al loro posto la multinazionale ha chiesto di far estromettere 50 dipendenti, non ancora individuati, che i sindacati sono riusciti a tutelare attraverso gli strumenti delle dimissioni incentivate e della esclusiva volontarietà da parte del lavoratore ad andare via.

Vale a dire che se gli addetti non aderiranno alla proposta di lasciare volontariamente la fabbrica non si registreranno licenziati.

La Unilever ha anche presentato un piano industriale che in prospettiva programma volumi produttivi in crescita per lo stabilimento di Caivano, dove lavorano 806 persone ( indotto escluso ).

Il tutto, in particolare il salvataggio dei posti di lavoro, è stato reso possibile dall’adozione dei contratti di solidarietà.

Secondo quanto affermano i sindacati per tutta la durata della solidarietà, cioè per 36 mesi continuativi a partire da dicembre 2015, non sarà possibile procedere alla riduzione del personale. ”

Per gli stessi 36 mesi la retribuzione dei lavoratori non subirà perdite salariali “, scrivono le organizzazioni di categoria. Che aggiungono altri dettagli dell’intesa: ” Accordi di 2° livello con crescita economica del premio di produzione del 10% annuo sui tre anni; nuova organizzazione del lavoro da attuare attraverso un nuovo modello organizzativo che avrà l’obiettivo di armonizzare gerarchie organizzative e profili professionali, basato sulla riduzione dei livelli gerarchici; revisione del numero di addetti e di postazioni per linea perseguendo l’obiettivo di zero perdite-zero difetti-zero incidenti di sicurezza attraverso una metodologia denominata WCM (World Class Manufacturing) “.

Come alla Fiat di Pomigliano e poi in tutti gli impianti di Fca nel mondo, l’impianto di Caivano sarà il primo stabilimento Unilever in Europa ad adottare il Wcm. Qui sarà dato il via a un programma di formazione finalizzata al miglioramento dell’efficienza.

” Gli esuberi di 151 unità lavorative – sottolineano poi i sindacati – sono stati scongiurati con un attento contenimento dei costi del lavoro e ridotti ad un numero pari a 50 unità lavorative esclusivamente volontari ed incentivati da un forte piano sociale a sostegno “.

Ecco il comunicato Unilever: “Gli accordi siglati in data odierna rappresentano per Unilever una risposta equilibrata e responsabile che il “sistema Caivano” nel suo insieme ha saputo dare all’istanza di competitività che proviene dai mercati. Questo sito ha bisogno di un cambiamento organizzativo e culturale importante e gli accordi siglati oggi vanno nella direzione giusta in quanto restituiscono vigore al futuro della fabbrica, salvaguardando la centralità del tema sociale. Infatti, fermo restando l’obiettivo di riduzione dei costi per garantire competitività e futuro sostenibile alla fabbrica, si è limitato il numero degli esuberi a 50 e nel contempo si è cercato di adottare soluzioni organizzative e ammortizzatori sociali (cd. contratto di solidarietà difensiva) che attenuano l’impatto sociale. Siamo fiduciosi che questo accordo sia la risposta convinta e responsabile di un sito produttivo che vuole rialzarsi e tornare a competere in Europa “.

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