mercoledì 10 Aprile 2024
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L’OPINIONE DEL DOTTOR AMUSO – “Mai bere il caffè a stomaco vuoto”

Mai bere il caffè a stomaco vuoto Il dott. Amuso mette in guardia sui danni che una tazzina di caffè può provocare al nostro stomaco

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MILANO – Una delle abitudini più frequenti degli italiani, potrebbe essere un problema per la salute.
Di cosa stiamo parlando, il caffè al mattino, non del caffè fine a se stesso ma del caffè bevuto a digiuno al mattino.

Di fatti appena svegli, prendere una tazzina di caffè a stomaco vuoto e’ la prassi per tante e tante persone.

Prendere il caffè a digiuno al mattino è un attacco al proprio stomaco, attacco reso ancor più pericoloso se la tazzina di caffè e’ seguita da una sigaretta.

La caffeina e’ un alcaloide, una metilxantina, una molecola capace di entrare all’interno di ogni cellula, essere presa da fattori di trascrizione, per essere trasferita su una porzione del DNA di tutte le cellule dell’organismo.

La caffeina e altre molecole contenute in una tazzina di caffè agiscono sul nostro patrimonio genetico, sul nostro DNA. La modulazione genica prodotta dalla caffeina produce funzioni che noi avvertiamo con segni e sintomi positivi, come maggiore attenzione, piu’ slancio, un tono umore migliore, diuresi…aumento della acidità gastrica per incremento della secrezione di acido cloridrico.

Bere una tazzina di caffè è un semplice gesto che attraversa tutto il nostro corpo in pochi secondi.

E’ un esempio di genomica nutrizionale.

La caffeina, presente nel caffè, quando nello stomaco non e’ presente alcun cibo, essa causa un incremento della secrezione acida gastrica.

A stomaco vuoto in soggetti sensibili l’incremento di acidità generato dalla caffeina può causare lesioni della parete dello stomaco con comparsa di gastrite, ulcera, bruciore, reflusso gastro/esofageo.
Prendere il caffè con un po’ di latte non blocca la secrezione di acido cloridrico, quindi e’ inutile.

Occorre introdurre con la tazzina di caffe’ un alimento per riuscire a controllare l’azione dell’acido cloridrico. Oppure bere acqua al fine di ridurre il tempo di permanenza del caffè all’interno dello stomaco.

Chi ha reflusso gastro-esofageo si astenga dall’assumere caffè.

Il cappuccino può contenere una molecola, tannato di caseina, derivata dalla unione della caseina del latte con l’acido tannico contenuto nel caffe’.

Il tannato di caseina e’ poco digeribile, trattiene la caseina e la rilascia lentamente. Questo effetto può avere il vantaggio di fornire piccole dosi di caseina assorbite in un tempo più lungo rispetto al semplice caffe’ .

Cioè gli effetti del cappuccino sono più duraturi rispetto al caffè’ . Ma intestino può non gradire ne’ la caseina ne’ il tannato di caseina.

Consiglio di sorseggiare una tazzina di caffè mangiando yogurt. L’effetto della caffeina combinata con lo yogurt è più duraturo nel tempo. Cioè i benefici del caffè possono essere prolungati rispetto alla semplice tazzina. E lo stomaco sta meglio. Zucchero bianco o zucchero di canna? Non c’è differenza.
Meglio senza zucchero.

Il caffè è amaro, è il suo carattere. Mettere zucchero nel caffè è un gesto che annulla il carattere del caffè.

E’ solo questione di abitudine e si può assaporare al meglio l’amaro del caffè, senza zucchero.
Non più di cinque caffè in una giornata. E’ la dose che fa il veleno. E mai a stomaco vuoto, a digiuno.

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