domenica 24 Marzo 2024
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Global Coffee Forum, si parla di invecchiamento in salute

Consorzio Promozione Caffè e ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee) hanno promosso un momento di confronto tra esperti su: caffè, declino cognitivo, disturbi cardiovascolari

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MILANO – Recenti evidenze scientifiche hanno associato un regolare e moderato consumo di caffè a una serie di benefici per la salute a livello cardiovascolare e neuroprotettivo1, 2.

Sul tema hanno discusso esperti internazionali, sotto la guida di Alok Jha, autore e giornalista scientifico, nel corso della tavola rotonda “Caffè e Invecchiamento in salute” tenutasi durante il Global Coffee Forum, nell’ambito di Expo Milano 2015.

Patrick Hoffer, Presidente del Consorzio Promozione Caffè, ha affermato: “L’invecchiamento costituisce una delle sfide sociali ed economiche del 21° secolo. Entro il 2025 più di un quinto degli Europei saranno over 65, con un incremento significativo della numerosità della popolazione ultra ottantenne 5. Siamo onorati di partecipare al Global Coffee Forum che, su questo tema, dedicherà tre momenti di approfondimento specifici”.

Karen Ritchie, French National Institute for Health and Medical Research (Francia), si è concentrata sulle più recenti prove scientifiche a sostegno degli effetti neuroprotettivi di un regolare e moderato consumo di caffeina nel rallentare il fisiologico declino cognitivo legato all’età.

Ulteriori evidenze hanno mostrato inoltre una relazione positiva tra consumo moderato di caffè e riduzione del rischio di sviluppare il disturbo dell’Alzheimer 2,3

Il professor Carlo La Vecchia, Dipartimento di Scienze Cliniche e Comunità dell’Università di Milano, ha illustrato alcuni studi che indicherebbero che un’assunzione moderata di caffè (3-5 tazze al giorno) può aiutare a ridurre il rischio di mortalità cardiovascolari (CVD) fino al 21%5.

Ha concluso Hoffer: “Il Consorzio Promozione Caffè è da oltre 20 anni in prima fila per promuovere l’immagine del caffè, per educare il consumatore ad un corretto consumo nell’ambito dei moderni stili di vita e informare la comunità scientifica dei benefici per l’organismo. Ci auguriamo che questo momento di confronto e aggiornamento rappresenti un ulteriore passo avanti per diffondere la cultura della bevanda più amata dagli Italiani”.

***

Referenze
1 de Koning Gans J.M. et al. (2010) Tea and coffee consumption and cardiovascular morbidity and mortality.Arterioscler Thromb Vasc Biol, 30:1665-1671.
2 Santos C. et al. (2010) Caffeine intake and dementia: systematic review and meta-analysis. J Alzheimers Dis, 20 Suppl 1:S187-204.
3 Barranco Quintana J.L. et al. (2007) Alzheimer’s disease and coffee: a quantitative review. Neurol Res, 29:91-
4 Huxley R. et al. (2009) Coffee, Decaffeinated Coffee, and Tea Consumption in Relation to Incident Type 2 Diabetes Mellitus. Archives of Internal Medicine. 169:2053-206
5 Crippa A. et al. (2014) Coffee consumption and mortality from all causes, cardiovascular disease, and cancer: a dose-response meta-analysis. Am J Epidemiol. 180(8):763-75

LA SCHEDE

Il Consorzio Promozione Caffè riunisce Aziende che producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè torrefatto, caffè decaffeinato, caffè solubile e capsule e cialde di caffè.

Da oltre 20 anni il Consorzio è impegnato a promuovere un programma di educazione e informazione su caffè e caffeina e i loro effetti sulla salute, sulla base delle evidenze scientifiche pubblicate.

ISIC è un’organizzazione senza scopo di lucro costituita nel 1990 e dedicata allo studio e alla divulgazione della scienza correlate a “caffè e salute”.

Dal 2003 supporta anche un programma di formazione paneuropeo, in collaborazione con le associazioni nazionali del caffè in nove Paesi per trasmettere le attuali conoscenze scientifiche sul tema per gli operatori sanitari.

Le attività di ISIC si concentrano sullo studio di questioni scientifiche, raccolta e valutazione di ricerche su “caffè e salute”; sostegno della ricerca scientifica indipendente.

ISIC rispetta l’etica della ricerca scientifica in tutte le sue attività e la sua comunicazione si basa su solide basi scientifiche, studi pubblicati ​​su riviste scientifiche peer-reviewed e altre pubblicazioni.

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